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Necropoli picena e Tomba della Principessa

Nell’area del Conero, tra Sirolo e Numana, importanti campagne di scavo iniziate negli anni ’60 hanno riportato alla luce diverse necropoli picene: tombe ad inumazione in fosse terragne rettangolari e sepolture monumentali, tombe a circolo del VI sec. a.C., gruppi di tombe racchiuse entro fossati anulari scavati nel terreno marmoso e tombe individuali del tipo a gradoni riferibili al V sec. a.C. Gli scavi hanno dimostrato la ricchezza archeologica di quest’area confermando come la zona di Numana fosse in età protostorica il centro più importante del Piceno.
Delle tre aree di necropoli rinvenute (area Quagliotti-Davanzali di Sirolo, area cimitero-Montalbano di Numana; area dei i Pini di Sirolo), è stata musealizzata solo quella in Località dei Pini che risulta attualmente l’unica nelle Marche in cui sia possibile visitare un settore di una necropoli picena. Sono visibili tre circoli di cui il più grande (40 m di diametro) corrisponde ad una sepoltura femminile regale, databile al VI sec. a.C. e riportata alla luce nel 1989.
Delle numerose tombe scoperte, quella della principessa di Sirolo, rappresenta un eccezionale ritrovamento archeologico non solo per lo studio del tipico rituale funerario piceno, ma soprattutto per il ricchissimo corredo recuperato. Presso l’Antiquarium di Numana è oggi possibile ammirare gran parte di questi numerosi e straordinari reperti, tra cui spiccano due carri (un calesse e una biga) e una kline decorata in avorio e ambra.

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