Indietro Chiesa di S. Vittoria, Affreschi del Cappellone annesso alla chiesa

Chiesa di S. Vittoria, Affreschi del Cappellone annesso alla chiesa

S. Maria Vittoria fu fondata nell’890 dai monaci dell’Abbazia di Farfa in seguito all’assedio e distruzione dell’abbazia da parte dei Saraceni. Per aumentare il ruolo difensivo di Santa Vittoria, l’Abate Pietro vi fece costruire nei primi del X secolo un castello sul Monte Mantenano. Tale fortificazione fu realizzata in un luogo altamente strategico dove, poi, nel 934 l’abate Ratfredo vi fece trasferire le preziose reliquie della venerata Santa Vittoria, martire cristiana del III sec. d.C. da cui il paese prese il nome.
Nel XIII secolo Santa Vittoria in Matenano divenne sede del Presidiato Farfense nelle Marche con giurisdizione su gran parte delle attuali province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Sulla vetta del Monte Matenano, si profila la chiesa della Resurrezione, solitaria nello scenario del Parco delle Rimembranze in seguito alle demolizioni del 1771 che coinvolsero anche il monastero e il castello farfense. A testimonianza di questo antico complesso, si eleva il Cappellone degli Innocenti. Qui è custodito uno stupendo ciclo di affreschi quattrocenteschi, realizzato dal monaco e pittore Fra’ Marino Angeli (XV secolo) e raffigurante immagini di santi ed episodi del Nuovo Testamento come l’Annunciazione, la Dormitio Virginis, la Crocefissione e la Strage degli Innocenti che dà il nome alla cappella stessa.
Più in basso si trova l’imponente costruzione neoclassica con impianto a tre navate e croce latina del Santuario di Santa Vittoria (XVIII sec.).

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