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Aula didattica multimediale Casa della memoria

La dimensione internazionale della ‘Casa della memoria’ è dovuta all’enorme numero di persone che sono transitate per il Campo di Servigliano. Il Campo era stato costruito all’inizio del Novecento per accogliere circa 10.000 prigionieri; dimezzato sotto il fascismo, venne utilizzato per contenere fino a 5.000 prigionieri nella Seconda Guerra Mondiale; infine, divenne centro di raccolta per i profughi. Tenendo conto di ciò, si possono considerare attendibili le seguenti presenze:
tra 40 – 50.000 i profughi che sono passati per Servigliano nei dieci anni che vanno dal ’45 al ‘55;
10.000 prigionieri durante la Prima Guerra Mondiale;
20.000 prigionieri durante la Seconda Guerra Mondiale (3.000 posti in continua rotazione tra sfollati, ebrei e famiglie che li aiutarono), senza contare i tanti profughi giuliano dalmati che, al termine della guerra, vi trovarono una sistemazione temporanea quando fuggirono dalle loro città ormai assediate e cedute con il Trattato di Parigi al controllo del maresciallo Tito e della Jugoslavia. Per rivivere e ricordare gli orrori di quegli anni, il Centro mette a disposizione di giovani, studiosi e di quanti hanno vissuto quei giorni bui, un ricco archivio storico, nonché materiali didattici e scientifici che illustrano le vite di chi sostò e transitò per questi luoghi.

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