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Teatro Vittorio Emanuele II

Il Teatro comunale di Porto San Giorgio, già Teatro Vittorio Emanuele II, fu inaugurato nel 1817, dopo cinque anni di lavori e su disegno dell’architetto progettista fu Giuseppe Locatelli di Tolentino. L'intitolazione del teatro a Vittorio Emanuele è del 1860, in onore alla tappa che il Re fece durante un suo viaggio a Porto San Giorgio. L'avvenimento ispirò lo scenografo Mariano Piervittori di Foligno per la pittura del grande Sipario del Teatro che però venne trafugato negli anni '60. Nel 1910, il pittore sangiorgese Sigismondo Nardi affrescò magistralmente la volta del Teatro, con una grande allegoria delle arti e del destino umano, incorniciata in una trama di stelle e di reti, significanti la vocazione peschereccia della città e dei suoi abitanti. La volta del Nardi conferisce al Teatro un originale e preziosissimo profilo storico-artistico. La sala, nella forma classica a ferro di cavallo, è delimitata da tre ordini di palchi di cui l’ultimo è trasformato in loggione. Nel 1950 il Teatro divenne di proprietà comunale, fissando la sua denominazione, ancora vigente, in Teatro comunale. Chiuso a partire dalla seconda guerra mondiale e quasi per tutto il secondo dopoguerra, il teatro sarà stabilmente riaperto al pubblico nel 1992, a seguito di alcuni anni di buon restauro, che ne hanno restituito la forma originaria. Dal 1992, il teatro ospita stabilmente e con frequenza spettacoli di ogni genere, dalla prosa, alle esecuzioni della gloriosa Banda Municipale "Gran Concerto", sino alle performance di giovani artisti emergenti.

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