Indietro Da Amandola verso il mare, che fascino i vecchi binari

Da Amandola verso il mare, che fascino i vecchi binari

Una passeggiata lungo la vecchia ferrovia dai Sibillini alla costa

Dopo una giornata di relax nel borgo di Amandola - che ogni weekend d'estate propone originali pic-nic (per info Facebook @cittadiamandola) - e aver degustato le Fregnacce - piatto contadino fatto di pasta all’uovo arrotolata e condita - ci si può dirigere alle porte del paese, al vecchio capolinea della linea ferroviaria che collegava il borgo con Porto San Giorgio, realizzata all’inizio del Novecento e attiva fino al 1956. Da lì inizia una passeggiata verso valle, che fa tappa alla chiesa di Santa Maria a piè d’Agello, costruita nel XV secolo, ultima testimonianza di un sostrato architettonico antico risalente ai romani. All’interno, sull’abside ci sono affreschi con la dormitio virginis, la morte della Vergine Maria, rappresentazione molto rara perché narrata soltanto in alcuni vangeli apocrifi.

In pochi minuti si arriva su un vecchio ponte della ferrovia, ancora percorribile a piedi, per poi riprendere la strada che scende accanto al fiume Tenna. In poco meno di un’ora si arriva al Lago di San Ruffino, costeggiato da una pista ciclabile che arriva fino al Santuario della Madonna dell’Ambro e dalla strada che conduce all’Abbazia di San Ruffino, risalente all’VIII sec. e scrigno di una cripta cristiana e un’altra che racchiude anche un misterioso luogo di culto pagano.

 

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Livello di difficoltà: media
Target: Trekking
Stagionalità: Estate

Le tappe dell'itinerario

  • Amandola
    0736840731 (Uff. turistico) -
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Amandola

    Amandola è un piccolo centro medievale situato sul versante orientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e sulla sinistra orografica del fiume Tenna a 550 mt. s.l.m. Il paese deve il suo nome alla pianta del mandorlo che un tempo doveva primeggiare nella zona. Rappresenta uno dei più importanti centri storico-culturali dei Monti Sibillini. È caratterizzato inoltre da un patrimonio ambientale e paesaggistico di grande valenza per la molteplicità dei paesaggi presenti: le montagne aspre e selvagge, le valli disegnate dai fiumi e i piccoli borghi ben incastonati sono gli elementi che lo rendono straordinario.

    Il centro storico, al quale si accede tramite una porta merlata, è adagiato su tre colli e si compone di architetture civili e religiose, di imponenti e sontuosi palazzi, di nascosti e graziosi vicoli. Dal Belvedere si può avere una meravigliosa vista sul lato orientale del parco. Considerata a buon diritto la” porta est” di accesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con il Museo Antropogeografico, offre l’opportunità di conoscere tutti gli aspetti che compongono l’ambiente, avendo poi la possibilità di rinvenirli ed osservarli nel territorio. Ospitato nei locali della Ex Chiesa la Collegiata, il Museo testimonia un legame ormai inscindibile tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed Amandola.

    Aperto al pubblico dal 1989, al suo interno è possibile conoscere nei minimi dettagli tutti gli aspetti propri del Parco Nazionale: parole ed immagini guidano ogni visitatore lungo un percorso alla scoperta dei vari ambienti, della flora, della fauna, delle leggende, dell'arte, della storia e della cultura popolare.

    Particolarmente affascinanti e precise le ricostruzioni dell'attività dell'uomo, che con la sua presenza ha provveduto a modellare e mantenere una natura meravigliosa.

    Dopo il sisma del 2016, molti edifici religiosi, chiese e cappelline, sono state danneggiate e i tanti capolavori artistici al loro interno andavano recuperati, salvaguardati e posizionati in un luogo sicuro e adatto. Così il comune di Amandola ha pensato, insieme al sostegno del MIBACT, di allestire presso la Ex Collegiata un Deposito di Opere d'arte provenienti dalle Chiese della Città danneggiate dal terremoto ed esposte sotto forma di mostra permanente.  Allestito in maniera eccellente, offre la possibilità di visionare, seguendo un percorso dettagliato e curato, ciò che è stato recuperato; inoltre unitamente alla mostra è stato approntato, in collaborazione con l’Università degli studi di Camerino e l’Università degli studi di Urbino, un laboratorio di restauro, dove è possibile seguire passo dopo passo il sapiente lavoro dei restauratori. I due Atenei, con i loro collaboratori, hanno seguito da vicino gli interventi di recupero dei capolavori all'interno degli edifici lesionati quasi completamente.

    Tra i numerosi capolavori recuperati e conservati nel Deposito della Città di Amandola spiccano: il Cristo ligneo del XII secolo (sull'opera sono in atto numerosi studi e teorie secondo le quali il Cristo potrebbe essere anche la raffigurazione dell'Imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo Magno); San Raffaele e Tobiolo, Angelo Custode di Antonio Mercurio Amorosi

    Di particolare importanza Piazza Umberto I, o piazza alta, antico nucleo sociale e religioso della località, che ospita il teatro storico "La Fenice" e il torrione del Podestà, di epoca quattrocentesca. La chiesa di S. Agostino, risalente al XIV secolo, presenta una facciata settecentesca, un portale gotico, un campanile di Mario Pietro Lombardo risalente al 1468, con bifore ogivali e cuspide ottagonale. Tra gli edifici sacri si ricordano anche il convento di San Bernardino, o convento dei Cappuccini, costruito nel 1540 e la chiesa di Santa Maria a Piè d'Agello.

    Fuori porta si trova il complesso romanico dedicato ai Ss. Rufino e Vitale (fondato nel sec. VI) e a 5 km dal centro storico si erge l’abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio. Dal punto di vista gastronomico, Amandola è rinomata per il tartufo bianco pregiato che viene dai suoi boschi ed è anche area di produzione della Mela rosa dei Monti Sibillini, presidio Slow Food.

     In autunno si tiene "Diamanti a Tavola" - Fiera del Tartufo Bianco Pregiato dei Sibillini. Da quasi vent’anni anima il centro storico con stand enogastronomici ricchi di piatti profumati al tartufo e piatti della tradizione.

    Tra le festività ricorrenti si ricorda il Carnevale de li Paniccia' e, alla fine di agosto, l’antica rievocazione storica delle Canestrelle.

    La cittadina, in un lontano passato importante centro di produzione di tessuti di lana, offre un artigianato fiorente e servizi per il turismo montano, quali mountain bike ed escursionismo. Il lago di San Ruffino rappresenta un’ulteriore risorsa per gli amanti dell’aria aperta e per gli sport praticabili.

    Amandola, in cui vivere natura e cultura!

  • Teatro La Fenice
    +39 3349101625
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Teatro La Fenice
    Così come nel resto del territorio regionale, le prime rappresentazioni avvenivano in una sala collocata all’interno del palazzo pretoriale fino a che non si sentì l’esigenza di un nuovo edificio più capiente e consono alle nuove mode di rappresentare. L’attuale assetto del Teatro La Fenice ricalca le innovazioni dei grandi teatri italiani dell’ottocento con l’adozione di una pianta ellittica e tre ordini di palchi sovrastati dal loggione a galleria con arcate definite da  ringhiere a piastrini. Sulla volta in prossimità del proscenio stucchi raffiguranti festoni, putti e medaglioni  in stile neoclassico con contaminazioni liberty,  le allegorie della Commedia e della Musica mentre al centro la figura della Musica, sovrastata dal Genio, completano la originale decorazione dell’amandolese Vincenzo Pascucci. Il Teatro è rimasto chiuso dal 1958 fino ad oggi subendo un restauro iniziato nel 1991 e protrattosi sino ad oggi.

    Causa terremoto agosto 2016, il Teatro storico La Fenice è temporaneamente chiuso.


  • Museo del Paesaggio dei Sibillini
    0736 840740; 335 6070085
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Museo del Paesaggio dei Sibillini
    Il Museo, inaugurato il 30 luglio 2005, è nato da un'idea di Legambiente e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e rappresenta un'opportunità per scoprire non solo l'aspetto naturalistico ma anche quello culturale del territorio. In ognuna delle stanze del museo viene presentato un aspetto diverso del paesaggio del Parco: nella prima sono proposti dei piccoli flash sui contenuti del Museo attraverso dei pannelli girevoli ed un video del Parco. Nella seconda stanza un grande libro apre le porte alla conoscenza dei Sibillini e del mito della Sibilla attraverso la letteratura, la musica, la storia e l'arte. La stanza successiva rappresenta l'area naturalistica per eccellenza del Museo; in essa si potranno conoscere gli aspetti geologici, naturalistici e faunistici del Parco attraverso pannelli esplicativi e strumenti sensoriali come ad esempio un pannello sonoro che riproduce i versi dei più importanti uccelli del Parco. Nella quarta stanza vengono illustrati gli aspetti della vita contadina del territorio, del paesaggio agrario e del suo utilizzo, dei prodotti tipici coltivati e delle forme di organizzazione sociale legate allo sfruttamento del territorio quali sono le "Comunanze agrarie". Nella quinta stanza viene proposto un percorso nel mondo della pastorizia attraverso strumenti sensoriali, un libro esplicativo e l'esposizione degli oggetti antichi legati all'attività del pastore. In un altro locale è invece collocato un plastico del territorio del parco dove vengono esposti reperti italici e di epoca romana, gli incastellamenti, le chiese, le torri, le Abbazie, le Ville e i mulini. Infine, nell'ultima stanza viene offerta una panoramica degli antichi mestieri compiuti nel territorio. Attraverso numerosi pannelli e oggetti si potrà entrare nel mondo del norcino, del falegname, del mugnaio, di chi intrecciava i canestri, di chi lavorava l'argilla e la calce, di chi tesseva e tingeva i tessuti e di chi conciava le pelli. Nell'ultima parte vengono illustrati il ruolo e gli obiettivi del Piano del Parco, i progetti di recupero e di reintroduzione, di fruibilità secondo il concetto del "Parco per tutti", e delle funzioni dei Centri di Educazione ambientale e delle guide del Parco.

    Per gli orari ed altre informazioni visita il portale regionale dedicato ai Musei
  • Lago di San Ruffino
    0737 972711
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Lago di San Ruffino
    Il Lago di San Ruffino si trova nel comune di Amandola, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a circa 1 Km dall’Abbazia dei Santi Vitale e Ruffino; si tratta di un lago artificiale che venne creato nel 1961 costruendo una imponente diga, al fine di interrompere il corso del fiume Tenna e di creare un invaso per l’accumulo e la riserva di acqua in caso di annate poco piovose. Con l’inizio dell’autunno, fino alla fine della primavera, la diga viene aperta con l’acqua libera di defluire verso valle ed il lago che, come per magia, scompare quasi come se si fosse aperta una cavità nel sottosuolo e le acque fossero state inghiottite. La spianata quindi si trasforma dapprima in una grande palude che, lentamente si asciuga per lasciare il posto al solo letto del fiume libero di continuare il suo percorso senza più interruzioni. Per tale motivo il lago viene anche chiamato “Lago Fantasma”. Attorno al lago si snoda un sentiero percorribile a piedi, a cavallo o in mountain bike. Numerosi eventi vengono organizzati come gite in canoa e regate a vela.
  • Porto San Giorgio
    0734.680256 - 0734.680308
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Porto San Giorgio

    Porto San Giorgio è una cittadina situata nella fascia costiera delle Marche; confina da tre lati con il comune di Fermo e ad est con il Mare Adriatico.

    OFFERTA TURISTICA BALNEARE
    È un’importante località balneare dalla spiaggia di sabbia (il litorale è Bandiera Blu 2018), con numerosi stabilimenti balneari e svariate strutture ricettive; dispone di una pista ciclabile e una marina ben attrezzata che offre ai diportisti il piacere di un porto sicuro per una nautica di alto livello (Approdo Bandiera Blu dal 1987).
    Il lungomare è impreziosito da palme centenarie, con pavimentazioni e illuminazioni a cui fanno da suggestiva cornice le palazzine liberty, realizzate nei primi anni del Novecento. Passeggiando per la città se ne trovano diverse, quasi in ogni via, come ad esempio la preziosissima Villa delle Rose; costruita nel 1921, presenta all'esterno delle finissime decorazioni in maiolica, mentre all'interno, ad arricchire ogni angolo, è l'Art nouveau. 
    Dal 2015 i bambini possono godere della piazza Bambinopoli, una grande area giochi proprio sul lungomare dove scorazzare anche in bicicletta o con i pattini, con nuove strutture ludiche per divertirsi.

    COSA VISITARE
    Porto San Giorgio è costituita da una parte a monte con il rione Castello, circondato da mura restaurate di recente, con tre torri merlate e un camminamento illuminato e la Rocca Tiepolo, che prende il nome dal Governatore di Fermo Lorenzo Tiepolo, che la fece costruire nel 1276 per difendersi dai pirati saraceni. L'interno, restaurato di recente e conservato in discrete condizioni, ospita un teatro all'aperto ove si svolgono concerti ed altri eventi culturali. 
    Da vedere sono: il teatro storico Vittorio Emanuele dell’inizio del XX secolo, l’ottocentesca Chiesa di San Giorgio, che ospita una copia del Polittico di Porto San Giorgio di Carlo Crivelli; la Chiesa barocca del Suffragio; la Chiesa del Santissimo Rosario; Villa Bonaparte, costruita su richiesta del fratello di Napoleone, Girolamo Bonaparte, che soggiornò a Porto San Giorgio tra il 1829 ed il 1832. La villa, circondata da un grande parco, presenta nella facciata decorazioni con bassorilievi e altorilievi di trofei d'armi; le stanze, pregevolmente affrescate, sono arredate con numerosi mobili in stile impero. Il pavimento è in graniglia e presenta decorazioni a mosaico. Un altro edificio di notevole interesse è Villa degli Oleandri (Riva Fiorita); di proprietà comunale, immersa in un ampio giardino, oggi ospita il Museo del mare. 
    I piatti tipici sono i garagoli (lumachine di mare in brodetto di sugo rosso e spezie) e il brodetto. Tra i prodotti agroalimentari tradizionali si segnala il vin cotto.
    Ad agosto ha luogo la Festa del Mare con padellata gigante dell'Adriatico (avente diametro di 4 m sul fondo e 6 m sull'orlo, con una capienza di 1000 litri di olio); durante la festa vengono fritti quintali di calamaretti e sarde. A settembre si svolge il Festival Internazionale degli Scacchi, che vede la partecipazione di giocatori professionisti provenienti da tutto il mondo.

  • Teatro Vittorio Emanuele II
    0734 680256
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Teatro Vittorio Emanuele II
    Il Teatro comunale di Porto San Giorgio, già Teatro Vittorio Emanuele II, fu inaugurato nel 1817, dopo cinque anni di lavori e su disegno dell’architetto progettista fu Giuseppe Locatelli di Tolentino. L'intitolazione del teatro a Vittorio Emanuele è del 1860, in onore alla tappa che il Re fece durante un suo viaggio a Porto San Giorgio. L'avvenimento ispirò lo scenografo Mariano Piervittori di Foligno per la pittura del grande Sipario del Teatro che però venne trafugato negli anni '60. Nel 1910, il pittore sangiorgese Sigismondo Nardi affrescò magistralmente la volta del Teatro, con una grande allegoria delle arti e del destino umano, incorniciata in una trama di stelle e di reti, significanti la vocazione peschereccia della città e dei suoi abitanti. La volta del Nardi conferisce al Teatro un originale e preziosissimo profilo storico-artistico. La sala, nella forma classica a ferro di cavallo, è delimitata da tre ordini di palchi di cui l’ultimo è trasformato in loggione. Nel 1950 il Teatro divenne di proprietà comunale, fissando la sua denominazione, ancora vigente, in Teatro comunale. Chiuso a partire dalla seconda guerra mondiale e quasi per tutto il secondo dopoguerra, il teatro sarà stabilmente riaperto al pubblico nel 1992, a seguito di alcuni anni di buon restauro, che ne hanno restituito la forma originaria. Dal 1992, il teatro ospita stabilmente e con frequenza spettacoli di ogni genere, dalla prosa, alle esecuzioni della gloriosa Banda Municipale "Gran Concerto", sino alle performance di giovani artisti emergenti.
  • Chiesa di S. Giorgio Martire
    0734678122 (Parrocchia)
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Chiesa di S. Giorgio Martire

    Chiesa parrocchiale dedicata a San Giorgio, patrono della città. La chiesa fu eretta tra il 1831 e il 1851 in sostituzione della precedente che sorgeva nello stesso luogo e che venne demolita nel 1804 per ingrandirla in seguito all'incremento demografico della cittadina. Costruita a fianco della torre dell'orologio ed ai piedi della Rocca, su progetto dell'architetto Giunchini, che fra i quattro progetti preparati per la nuova chiesa risultava essere quello meno costoso, si presenta in stile neoclassico, con interno a tre navate, divise da colonne binate e facciata monofastigiata a due spioventi.
    All’interno, viene conservata a monumentale statua del santo protettore a cavallo, opera di Giovanni Paci (1840), una copia di un polittico di Carlo Crivelli, realizzata dagli studenti dell’Istituto d’Arte di Fermo il cui originale fu smembrato in diverse parti, tuttora conservate in diversi musei stranieri, inoltre una tela con i Santi dell’Ordine Francescano del pittore bolognese Gaetano Gandolfi. Sul piazzale antistante la chiesa troviamo la Fontana della Democrazia, opera di Alfonso Bernardini, e la Torre dell’Orologio.

  • Chiesa delle Anime Sante
    0039
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Chiesa delle Anime Sante

    La settecentesca Chiesa Delle Anime Sante è in stile neoclassico e al suo interno è possibile ammirare una Pala di Aureliano da Mliano e due tele di Francesco Trevisani, commissionata nel 1695 dalla famiglia Trevisani.

  • Porto San Giorgio
    0734678461
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Porto San Giorgio
    Sono presenti tratti di spiaggia libera tra i vari chalet presenti sul lungomare. Di fronte all'Istituto delle Suore Canossiane (Lungomare Sud) esiste un ampio tratto di spiaggia libera.
  • Marina di Porto San Giorgio
    0734 675263
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Marina di Porto San Giorgio
    Il porto turistico Marina di Porto San Giorgio è uno tra i più moderni e attrezzati porti turistici della Riviera Adriatica. Può accogliere 800 imbarcazioni dagli 8 ai 50 metri e dispone di 620 m di banchine e 12 pontili; offre ai diportisti un'ampia gamma di comforts e un'adeguata assistenza nautica e ricettiva. La Marina è insignita sin dal 1987 della Bandiera Blu della Comunità Europea, per la qualità dei servizi e degli impianti e la balneabilità delle acque che la circondano.