Indietro Grotte di Frasassi, uno spettacolo della natura da togliere il fiato

Grotte di Frasassi, uno spettacolo della natura da togliere il fiato

Oltre alle Grotte c'è molto di più

Le Marche hanno un tesoro nascosto sottoterra, le Grotte di Frasassi, in provincia di Ancona, in assoluto uno degli spettacoli più straordinari della natura che si estende per un km e mezzo fatto di gallerie carsiche, cunicoli e caverne. Per avventurarvi fra stalattiti e stalagmiti magicamente illuminate portatevi un maglioncino (la temperatura interna è 14°) e scarpe comode. V’imbatterete nell’Abisso, una grotta così grande da contenere il Duomo di Milano, con al centro ‘i Giganti’, un gruppo di stalagmiti millenarie, e poi il Grand Canyon, la Sala Bianca e la Sala delle Candeline (per info  n. verde 800.166.250).

Una volta usciti, a qualche centinaio di metri intravedrete la pietra rosata dell’Abbazia di S. Vittore alle Chiuse dell’anno mille, accanto alla quale si trova il Museo Speleo Paleontologico (prenotazioni allo 0732.90241) ideale per i bambini, con il celebre scheletro di Ittiosauro marino, e il parco Frasassi Avventura (aperto tutti i giorni - 392 4385403). Proseguirete a piedi respirando aria pulita fino al Tempio di Valadier, adiacente al quale sorge il piccolo eremo di S. Maria Infra Saxa.

Non potrete fare a meno di scattare una foto dal retro del Tempio, nel punto in cui la roccia lo incornicia e la luce esterna ne esalta la sagoma, prima di gustarvi un piatto di tagliolini ai gamberi di fiume in una delle trattorie di Genga magari organizzando una gita per il giorno seguente al Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa.

 

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Livello di difficoltà: media
Target: Trekking
Stagionalità: Estate

Le tappe dell'itinerario

  • Genga
    0732 973014
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Genga

    Il borgo di Genga è un piccolo castello medioevale costruito sulla roccia situato nel cuoredelleMarche, lungo la fascia pre-appenninica a due passi dalla città di Fabriano in provincia di Ancona. Riconosciuto come il luogo natale di Papa Leone XII (1760-1829), Genga deve la sua notorietà nazionale ed internazionale alle Grotte di Frasassi, meta ogni anno di centinaia di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Inserito all’interno del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi il suo territorio immerso nella natura è meta ambita di escursionisti, climbers, speleologi e bikers.

    Dal punto di vista storico culturale, è possibile visitare due borghi fortificati, quelli d iGenga e di Pierosara, altrettanti musei e tre luoghi di culto, come l’abbazia romanica di San Vittore delle Chiuse, il Tempio del Valadier con il Santuario di Santa Maria Infra Saxa e Madonna di Frasassi, entrambi inseriti nella Grotta della Beata Vergine nella Gola di Frasassi. Queste peculiarità hanno fregiato il Comune di Genga del riconoscimento della Bandiera Arancione,marchio di qualità turistico-ambientale del Touring Club Italiano.

    La località Frasassi, così denominata per la presenza della Gola che separa la conformazione rocciosa in due imponenti "sassi", ospita uno dei patrimoni naturali più suggestivi al mondo: le Grotte di Frasassi. Scoperte nel settembre del 1971, richiamano ogni anno oltre 300mila visitatori da tutto il mondo e rappresentano una meta imprescindibile per il turismo scolastico. Tra enormi stalattiti estalagmiti, il percorso turistico si estende per circa 1,5 km e offre al visitatore un’esperienza unica nel cuore della terra attraverso una storia lunga milioni di anni. Per i più avventurosi c’è poi la possibilità di affrontare due percorsi speleologici: armati di elmetto, tuta e apposite imbragature, le guide speleologiche conducono il visitatore fuori dal tradizionale tracciato, alla scoperta di cavità altrimenti non visitabili. Una volta riemersi dall’esplorazione ipogea, il territorio di Genga offre al turista la possibilità di scoprire monumenti, luoghi d’arte, di culto e devozione.

    Oltre alle chiese di San Clemente e Santa Maria Assunta è presente il museo "Arte, Storia e Territorio" che tra le diverse opere, ospita la Madonna con il Bambino, scultura riconducibile alla bottega di AntonioCanova, un trittico di Antonio da Fabriano (sec.XV) e la Venere di Frasassi, copia di una statuetta paleolitica, il cui l’originale è conservato nel Museo Archeologico Nazionale delle Marche. Lungo la Gola di Frasassi, nella Grotta della Beata Vergine sorgono il Santuario Madonnadi Frasassi, noto come Tempio del Valadier, inaugurato nel 1828 da Papa Leone XII su progetto dell’architetto Giuseppe Valadier e il Santuario di Santa Maria Infra-Saxa, antico eremo monastico benedettino, presumibilmente anteriore al XI sec.

    Nel borgo di San Vittore sorge l’Abbazia di San Vittore alle Chiuse, imponente edificioromanico a croce greca risalente al XI sec. in corso di riconoscimento bene patrimonio UNESCO, con l'annesso Museo SpeleoPaleontologico ed Archeologico, nelquale è custodito un fossile di ittiosauro, rettile marino vissuto nell’Era Mesozoica. Di fronte alla chiesa, un ponte il cui basamento di origine romana è difeso da una torre medievale.

    Collocato in posizione strategica a ridosso tra le Gole di Frasassi e della Rossa, si erge il castello longobardo di Pierosara, antico Castrum Petrosum, che oltre alle chiese di San Sebastiano Martire e della Beata Vergine Maria delle Grazie, conserva la torre di avvistamento, le due porte di accesso e la leggenda di Piero e Sara, tramandata sino ai giorni nostri.

    Frasassi è anche area di divertimento e scoperta: nella zona di San Vittore è possibile intrattenersi al Frasassi Avventura, parco acrobatico che si sviluppa lungo le sponde del fiume Sentino, dove tra zip-lines e ponti sospesi, si può vivere un’esperienza unica nel suo genere.

    Per gli amanti del trekking, i sentieri del Parco Gola della Rossa e Frasassi, tra i quali il Foro degli Occhialoni, il Sentiero dell’Aquila, il Sentiero del Papa e la Valle Scappuccia, offronola possibilità di escursioni mozzafiato nei punti più panoramici e suggestivi a contatto con la biodiversità animale e vegetale presente.

    Frasassi è inoltre una delle mete di appassionati di mountain bike che percorrono i numerosi sentieri in sterrato presenti, di climbers che si cimentano nelle diverse pareti di arrampicata e di speleologi in esplorazione delle molteplici cavità carsiche esistenti.

    Per gli amanti del benessere infine, le famose Terme di Frasassi che rappresentano una tappa imperdibile per godersi, in meritato relax, i trattamenti riservati alla cura della persona.

    Numerosi sono i piatti e e ricette tipiche del territorio. Genga è nota in tutta Italia per la lunga tradizione legata ai salumifici e alle norcinerie: un rituale passato portato avanti oggi dal Salumificio di Genga. Tra le tipicità gastronomiche più apprezzate, vi è sicuramente la porchetta cucinata secondo le antiche ricette tramandate digenerazione in generazione.

    La cucina tradizionale contadina è rappresentata in particolare dalla pasta fatta a mano: proprio a Genga è possibile gustare le tipiche pincinelleunparticolare tipo di pasta fatta a mano simile a tagliatelle arrotolate.

    Infine, la presenza di complessi carsici che costituiscono serbatoi per l’approvvigionamento idrico di gran parte delle località presenti nell’entroterra donano al borgo di Genga un’acqua pura e commercializzata in tutto il mondo, l’Acqua Frasassi.

  • Grotte di Frasassi

    Le Grotte di Frasassi sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano all’interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi nel comune di Genga, in provincia di Ancona. Qui si possono ammirare delle sculture naturali, stratificazioni calcaree formatesi nel corso di 190 milioni di anni grazie all’opera dell’acqua e della roccia. Un gioco naturale di stalattiti, stalagmiti, e laghetti e pozzi di acqua cristallina.
    Nel complesso delle grotte sono state censite ben 67 specie di animali, alcune delle quali endemiche di questo ecosistema ipogeo.
    La visita ha una durata di 75 minuti. Il percorso é lungo 1500 metri ed é attrezzato e facilmente accessibile, con presenza di diverse scalinate.
    Le Grotte di Frasassi si propongono come la destinazione “da favola” per organizzare wedding and events in una cornice affascinante, meravigliosa, unica.

  • Tempietto del Valadier
    Numero verde: 800166250 Dall'estero: +39 0732 90090
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Tempietto del Valadier

    Inserito nello spettacolare scenario della Gola di Frasassi, a breve distanza dall’ingresso delle famose Grotte, risalendo un sentiero, si raggiunge l’elegante Tempietto.

    Tale opera fu commissionata nel 1828 dal nativo Papa Leone XII all’architetto Giuseppe Valadier.

    Il Tempietto è in stile neoclassico, a pianta ottagonale, con cupola ricoperta in piombo. Per edificarlo furono utilizzati blocchi bianchi di travertino estratti da una cava sovrastante la grotta.

    L'edificio ospitava una statua in marmo bianco di Carrara di scuola del Canova raffigurante la Madonna con Bambino, oggi sostituita da una copia. L’originale ora si trova presso il Museo di Genga.

    Quando si scavò per costruire il tempietto furono trovati forni per cuocere, due pozzi di grano, alcune monete e molte ossa umane. Ciò testimonia come questo luogo fu utilizzato per le persone che, a causa delle scorrerie dei barbari, cercavano rifugio in luoghi dal difficile accesso.

  • Eremo di Santa Maria Infra Saxa e Santuario Madonna di Frasassi
    Numero verde: 800166250 Dall'estero: +39 0732 90090
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Eremo di Santa Maria Infra Saxa e Santuario Madonna di Frasassi

    Sul versante sinistro della Gola di Frasassi si apre un vasto fornice nel quale è collocato l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa che le carte del monastero di San Vittore citano in documenti del 1029 e che un tempo era associato a un monastero di monache benedettine denominato Monasterium S. Mariae Bucca sassorum posto sul vicino Monte Ginguno e di cui si è persa ogni traccia.
    Nato come oratorio, l’edificio fu poi utilizzato come monastero di clausura retto dalle monache benedettine. È caratterizzato da un’architettura semplice, in pietra, con l'interno in parte scavato nella viva roccia. Nell’eremo si venerava un’immagine lignea della Madonna dalle origini incerte, che subì numerosi tentativi di trafugamento. Finita accidentalmente bruciata negli anni Quaranta, fu poi sostituita dall’attuale in pietra.

    Durante le festività natalizie si tiene in questo luogo suggestivo un tipico presepe vivente.

  • Museo di Genga. Arte, storia e territorio
    0732 97211
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Museo di Genga. Arte, storia e territorio
    Il museo accoglie le opere d’arte già contenute nella storica chiesa di San Clemente, dopo essere state sottoposte a un accurato restauro. Il percorso racconta i sentimenti religiosi della comunità, i modelli sociali, i ritmi e gli oggetti della devozione quotidiana e valorizza il patrimonio artistico diffuso nel borgo. La chiesa di san Clemente, in primis, da restaurare per restituire al contesto originario le opere d’arte che per quello spazio sono nate, 500 anni fa. La chiesa nuova, con le sue pale d’altare rinascimentali e barocche e lo splendido organo. Tutto il castello, costruito su basamenti di roccia rosata a dominare strategicamente il valico di passaggio. Nel nuovo museo si possono ammirare in particolare il Trittico e lo Stendardo di Antonio da Fabriano, entrambi su tavola e del XV secolo e la statua in marmo bianco della Madonna con Bambino attribuita alla scuola del Canova, splendido esempio di scultura neoclassica.

    Per Info e orari visita il sito dl Museo di Genga
  • Frasassi Avventura
    +39 392.4385403 - +39 0732.972
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Frasassi Avventura

    A Genga, loc. San Vittore, nell'area verde antistante l'ex mulino nei pressi dell'abbazia romanica di San Vittore alle Chiuse, sorge “Frasassi Avventura”, un parco adatto a tutte le età, bambini compresi. Percorsi sugli alberi con adrenalinici cavi sospesi sul fiume Sentino, traballanti ponti tibetani e carrucole vertiginose aspettano gli amanti dell’avventura e del divertimento. Escursioni con Guide Naturalistiche, attività didattiche per bambini, laboratori creativi e naturalistici con educatori ed animatori ambientali, proposte personalizzate su richiesta per gruppi e famiglie (feste di compleanno, addio al celibato e nubilato, Team building, feste tra amici ecc.) sono ulteriori servizi complementari offerti. Il Parco avventura va ad arricchire l’offerta turistica del Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi e delle suggestive Grotte di Frasassi, dall’inestimabile valore naturalistico.

  • Il ponte romano di San Vittore di Genga
    0732973014
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Il ponte romano di San Vittore di Genga

    Questo bellissimo ponte di trova a San Vittore di Genga di fronte alla chiesa romanica di San Vittore delle Chiuse. Il ponte sul fiume Sentino (che ha dato origine alle Grotte di Frasassi)  da un lato ha un arco acuto, dall’altro a tutto sesto. Si accede tramite una torre fortificata. Dall’altra parte una fontanella di freschissima acqua potabile.

  • Abbazia di San Vittore delle Chiuse
    0732.90055 (Parroco) 0732.9730
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Abbazia di San Vittore delle Chiuse

    L'abbazia romanica di San Vittore delle Chiuse venne edificata dai longobardi verso la fine del X secolo all’inizio della Gola di Frasassi, all'interno di un "anfiteatro" di montagne dalle quali risulta completamente circondata; si dice che lo stesso nome "delle Chiuse" (Rave di Clusis) le sia stato attribuito proprio per questo motivo, perchè risultava "chiusa" trai monti, come se la proteggessero nascondendola. 
    Il complesso attuale è una ricostruzione del XIV-XV sec., mentre la chiesa è datata XI sec. L’interno è poco illuminato e privo di decorazioni, scandito da archi a tutto sesto. L’architettura è orientale, con planimetria a croce greca inscritta in un quadrato dal quale sporgono le cinque absidi e la torre di facciata; al vertice si eleva un basso tiburio ottagonale.
    La tipologia architettonica lo rende uno dei monumenti romanici più significativi della Regione, a due passi dalle note Grotte di Frasassi.
    Un particolare piuttosto curioso che ha attirato l’attenzione di molti studiosi è il simbolo dell’infinito vicino alla porta sinistra dell’altare. Questo simbolo dell’infinito è rovesciato e balza immediatamente agli occhi appena si varca l’ingresso dell’abbazia. Ancora oggi non se ne conosce il significato, ma si crede siano stati i templari a lasciare tale traccia.