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Cineturismo nelle Marche

I luoghi magici che hanno ispirato il cinema italiano
Le Marche, meravigliose quanto insolite per la loro diversità di paesaggio e territorio: forme armoniche e sinuose, falesie e grotte che si alternano a spiagge indimenticabili, colline che rievocano storia, tradizione e arte.

Regione unica soprattutto per quanto riguarda la natura. La regione ospita infatti numerosi parchi nazionali e regionali.

Per questi e per altri motivi, è stata molto spesso il luogo magico in cui sono state girate tantissime scene del cinema italiano. A seguito del successo del film “Il Giovane Favoloso”, diretto da Mario Martone con protagonista principale Elio Germano, vi proponiamo qui di seguito, l’elenco di alcune delle località nelle Marche dove sono stati girati i film e fiction più importanti .

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Livello di difficoltà: media
Target: Cultura

Le tappe dell'itinerario

  • Cineturismo nelle Marche
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    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Cineturismo nelle Marche
    Ossessione (1943) regia di Luchino Visconti con Clara Calamai e Massimo Girotti.Un giovane vagabondo intraprende una relazione amorosa con la moglie del proprietario della trattoria presso cui è ospite. I due amanti decidono di fuggire, ma all’ultimo la donna ha un ripensamento e torna fra le braccia del marito; tuttavia i due innamorati sono destinati a rincontrarsi e questa volta decidono di uccidere il proprietario della trattoria. Una volta eliminato l’uomo, i due cominceranno ad essere logorati dal rimorso.La stanza del figlio (2001) regia di Nanni Moretti con Nanni Moretti e Laura Morante Giovanni, stimato psicoanalista, è sposato con Paola ed è padre di Andrea e Irene. La loro sembra una famiglia felice ed unita, ma la morte di Andrea in seguito ad un’immersione subacquea li costringerà ad affrontare un faticoso percorso di dolore per metabolizzazione la sofferenza causata dalla tragica scomparsa del giovane.

    Ancona, oltre ad essere il capoluogo delle Marche è anche il comune più numeroso della regione, grazie ai suoi oltre 101mila abitanti. La città, dall’alto dei suoi 2.400 anni di storia, è in grado di offrire testimonianze di ogni epoca: si parte dai resti di alcune rovine risalenti all’epoca romana (basti pensare all’Arco di Traiano costruito nel 115 d.C. o all’anfiteatro romano eretto nel I secolo d.C.), passando per il millenario Duomo di San Ciriaco che domina il golfo e la suggestiva chiesa di Santa Maria della Piazza (XI e XII secolo), fino alla Fontana delle Tredici Cannelle o del Calamo (età rinascimentale) e al Monumento ai Caduti di età fascista. Bisogna poi evidenziare anche la varietà naturalistica dorica, con un promontorio che ricorda la forma di un gomito a protezione del più ampio porto dell’Adriatico centrale, con il monte Conero che cade con tutta la sua imponenza sulle splendide acque di Portonovo, oltre che sulla spiaggia di Sirolo (Bandiera Blu). Proprio questa varietà stilistica e naturalistica ha reso Ancona uno dei centri marchigiani maggiormente ricercati a livello cinematografico; già nel lontano 1943 venne scelta dall’indimenticato Visconti per uno dei suoi più grandi capolavori, quell’Ossessione che secondo molti aprì il filone neorealista del cinema nostrano. Nel corso del film sarà proprio il capoluogo dorico, con il suo porto che apre la via verso l’Adriatico, ad offrire al protagonista Gino (Massimo Girotti) la chance di lasciarsi alle spalle il rifiuto dell’amata Giovanna (Clara Calamai). E sarà sempre Ancona, con le sue location di provincia, a far da scenario al secondo incontro fra i due innamorati. Ne verranno evidenziati, in particolare, quei caratteri tipici della dimensione popolare, ponendo così le basi per la nuova tradizione neorealista. Chiaramente riconoscibili nel corso del film, dunque, sono la stazione ferroviaria, il quartiere Guasco, il vicolo di via Astagno, il suggestivo piazzale dell’affascinante Duomo di San Ciriaco ed alcuni momenti della tradizionale Fiera di San Ciriaco, ancora oggi appuntamento imperdibile per gli anconetani e non solo. Nel 2001 il capoluogo dorico ha raggiunto uno dei suoi momenti più alti dal punto di vista del rilievo cinematografico non solo nazionale, ma anche internazionale. La città fondata dai Greci di Siracusa venne infatti scelta dal noto regista ed attore Nanni Moretti per il suo La stanza del figlio, in grado di aggiudicarsi la Palma d’oro al Festival di Cannes e il David di Donatello. Nel film, oltre all’Ospedale Regionale di Torrette, sono ben visibili l’alberato Viale della Vittoria – che dalla centrale piazza Cavour conduce fino al monumento del Passetto, eretto in epoca fascista e posto a strapiombo sul mare –, via XXIX settembre, piazza della Repubblica – su cui affaccia il celebre Teatro delle Muse –, la Chiesa dei Santi Pellegrino e Teresa – di rilevante interesse storico e conosciuta dagli anconetani come Chiesa degli Scalzi – e il celebre bar “Tazza d’oro”, sito lungo corso Garibaldi e luogo cult per i cittadini dorici. 
  • Senigallia - Cineturismo nelle Marche
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Senigallia - Cineturismo nelle Marche

    Prova a volare (2003) regia di Lorenzo Cicconi Massi con Riccardo Scamarcio e Alessandra Mastronardi.

    In seguito alla morte del padre, il protagonista eredita l’industria metallurgica di famiglia ed è quindi costretto a lasciare il precedente lavoro che lo vedeva impegnato come fotografo di matrimoni. Proprio nel corso dell’ultima cerimonia dove si era recato per delle riprese, però, viene coinvolto dalla sposa incinta in una rocambolesca fuga. Per i due fuggiaschi il lungo viaggio verso il sud sarà un’occasione per conoscersi meglio.

    La Belva col Mitra (1977) regia di Sergio Grieco con Claudio Gora, Richard Harrison, Helumt Berger, Marisa Mell, Vittorio Duse, Ezio Marano, Marina Giordana, Alberto Squillante. Musiche di Umberto Smaila, fotografia Vittorio Bernini.

    Poliziesco. Nanni Vitali, a capo di una pericolosa bandi di evasi, torna a seminare paura dopo alcuni anni passati in carcere.
    Nel film di Quentin Tarantino Jackie Brown Melanie, interpretata da Bridget Fonda, guarda in TV la Belva col mitra.
    Il film è stato girato interamente nella Provincia di Ancona, nei comuni di Senigallia, Ancona, Montemarciano e Ostra.

    La città di Senigallia (ininterrottamente Bandiera Blu dal 1997) è amata in Italia e all’estero soprattutto per le sue splendide spiagge dorate e per il lungomare romantico e mozzafiato, in grado di attirare tutte le estati turisti da ogni dove. Dal punto di vista storico la città, che sorge in prossimità del Misa, offre importanti testimonianze: una su tutte la Rocca Roveresca, costruita a cavallo fra XIV e XV secolo su commissione dei Della Rovere; ma non vanno dimenticati i settecenteschi portici Ercolani (così chiamati in onore del cardinale Ercolani che seguì i lavori) che costeggiano la riva destra del fiume Misa, né tantomeno la suggestiva cattedrale di San Pietro Apostolo, caratterizzata dallo stile tipicamente tardo barocco e costruita nella seconda metà del ‘700; di più recente edificazione, invece, è la Rotonda a Mare – struttura caratteristica e ormai tipica del panorama senigalliese – che venne spostata dalla posizione originale nel 1932. Dopo un primo periodo in cui fu utilizzata come magazzino militare, fra gli anni 50 e 60 divenne un vero e proprio centro della mondanità ed oggi è sede di mostre e convegni, soprattutto nel periodo estivo. Nel 2003 il regista Lorenzo Cicconi Massi ha scelto Senigallia per ambientare il suo Prova a volare (film drammatico uscito nelle sale soltanto nel 2007), che ha per protagonisti due fra gli attori più amati dai teenagers, ovvero Riccardo Scamarcio e Alessandra Mastronardi.  

  • Urbino - Cineturismo nelle Marche
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Urbino - Cineturismo nelle Marche

    La mandragola (1965) regia di Alberto Lattuada con Totò e Rosanna Schiaffino.

    Il giovane Callimaco si innamora della bella Lucrezia, sposata però con lo sciocco notaio Nicia. Con dei sotterfugi il ragazzo riesce a convincere Nicia a concedere per una notte la moglie al primo “garzonaccio” di strada. Quella stessa notte è proprio Callimaco ad approfittare, travestendosi da mendicante e venendo così portato dallo stesso marito fra le braccia della moglie.

    Urbino è stato uno dei più importanti centri del Rinascimento italiano e deve gran parte della sua celebrità al fatto che tutt’oggi conserva pienamente l’eredità architettonica di quel periodo; proprio per questo motivo, nel 1998, il suo centro storico è entrato a far parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.  Simbolo principale di questo patrimonio artistico rinascimentale è il Palazzo Ducale, sede della Galleria nazionale delle Marche e caratterizzato dalla tipica presenza di “torricini” a delimitarne la parte posteriore. Di grandissimo rilievo è anche la cosiddetta Casa Santi, luogo che nel 1483 diede i natali al celebre artista Raffaello, così come non va dimenticato il Duomo di Urbino – chiesa principale della città e cattedrale – ricostruito in stile neoclassico dopo che la precedente cattedrale rinascimentale venne demolita dal terremoto del 1789. Fra gli edifici religiosi spicca il Convento di San Francesco, le cui prime pietre vennero posate alla fine del XIII secolo; tuttavia nel 1742 l’architetto Vanvitelli la sistemò nella forma attuale. Questa dimensione tipicamente rinascimentale della città di Urbino ha fatto le gioie di molti registi italiani, i quali non hanno perso l’occasione per girarvi dei film in costume. Uno degli esempi più importanti è dato da La mandragola, film del 1965 diretto da Alberto Lattuada, con molte scene che furono girate proprio nel centro di Urbino (oltre che nella città di Urbania). In più di un’occasione, difatti, è possibile osservare Fra’ Timoteo – interpretato da Totò – muoversi fra il sempre eterno centro di Urbino e la Chiesa dei Morti di Urbania.

     

     

  • Piobbico - Cineturismo nelle Marche
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Piobbico - Cineturismo nelle Marche
    Benvenuti al Nord (2012) regia di Luca Miniero con Claudio Bisio e Alessandro Siani.

    Alberto e Mattia sono in crisi con le rispettive mogli e la situazione peggiora quando il giovane napoletano è costretto a trasferirsi a Milano per lavoro. L’impatto con il nord è catastrofico e i due protagonisti vengono inesorabilmente trascinati in un vortice di divertenti disavventure.

    Piobbico è un centro abitato sito nell’Appennino umbro-marchigiano, nello specifico incastonato fra il monte Nerone (1.526 metri) e il monte Montiego (975 metri), caratterizzato da scorci paesaggistici e naturalistici di grande effetto. Si tratta di un comune assai rilevante dal punto di vista storico e ciò è dovuto soprattutto alla presenza del celebre Castello dei Brancaleoni, risalente al XIII secolo. Particolarmente caratteristico risulta essere il cortile rettangolare – risalente all’ultimo trentennio del 1400 –, il quale richiama il più ampio e maestoso cortile del Palazzo di Urbino. Proprio per queste sue tipiche particolarità Piobbico venne scelta nel 2012 per girare alcune scene del film Benvenuti al Nord di Luca Miniero, anche se bisogna sottolineare il cambiamento geografico subito dalla cittadina pesarese. Nella sequenza finale del film – che vede Bisio e compagni impegnati in una sagra paesana – l’ambientazione è quella di un non meglio identificato paese delle Alpi; in realtà altri non è che il comune di Piobbico, del quale sono riconoscibili il già citato Castello Brancaleoni, piazza Sant’Antonio e il caratteristico borgo con il suo fascino secolare.
  • Fabriano - Cineturismo nelle Marche
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Fabriano - Cineturismo nelle Marche
    Che Dio ci aiuti 3 (2014) regia di Francesco Vicario e Daniela Borsese con Elena Sofia Ricci e Francesca Chillemi.

    Le suore, dopo essere state costrette a lasciare il convento di Modena, si trasferiscono a Fabriano e qui Suor Angela inizia ad insegnare in un liceo. Giungono nelle Marche anche Azzurra, Guido e il piccolo Davide, ma fra i due non è un momento particolarmente felice. Inoltre entra in scena la giovane Rosa, ancora ignara di essere figlia del notaio Leonardi e quindi sorella di Azzurra.

    Il comune di Fabriano è famoso in Italia e nel Mondo soprattutto per essere divenuto un importantissimo polo industriale grazie alla produzione della carta delle Cartiere Milani Fabriano; proprio per questo motivo nel 2013 è stato inserito nella lista delle Città creative dell’UNESCO (categoria Artigianato, arti e tradizioni popolari). Fabriano è immersa nell’Appennino umbro-marchigiano ed è circondata da diversi monti, tra cui il monte Cucco e il monte San Vicino, oltre che essere attraversata dal torrente Giano. Architetture tipiche della cittadina anconetana sono l’Oratorio della carità, il Loggiato di San Francesco (edificato nella metà del ‘400) e l’imponente Cattedrale di San Venanzio, risalente all’anno 1.000 e poi ricostruita nei primi anni del 1600. Degna di nota anche la suggestiva piazza del Comune, dominata dal medievale Palazzo del Podestà, uno dei migliori esempi di architettura gotica dell’intera regione. Nel 2014 Fabriano è stata protagonista principale della terza stagione della serie tv prodotta da Lux Vide per Rai Fiction Che Dio ci aiuti. La protagonista suor Angela (Elena Sofia Ricci) è impegnata in diverse avventure per le vie della città della carta, di cui sono riconoscibili la piazza del Comune, l’Oratorio della carità, l’antico Loggiato di San Francesco (che ospita i resti dell’elegante portale della demolita chiesa del poverello di Assisi), la sontuosa piazza della Cattedrale, lo storico Museo della Carta e i giardini Regina Margherita. A ciò vanno aggiunte le occasionali visite alle altre rinomate location marchigiane: basti pensare alle suggestive Grotte di Frasassi, al Forte Malatesta di Ascoli Piceno, all’antica Università di Urbino e all’incredibile Gola del Furlo.
  • Monti Sibillini - Cineturismo nelle marche
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Monti Sibillini - Cineturismo nelle marche

    Serafino (1968) regia di Pietro Germi con Adriano Celentano e Francesca Romana Coluzzi.

    Serafino è un pastore che si occupa del gregge dello zio e della zia. Rientrato in anticipo dal servizio militare diviene l’amante di Lidia, sua cugina, e di Asmara, prostituta e madre di quattro figli. Alla morte della zia eredita tutto e decide di condividere i suoi averi con gli amici, suscitando la rabbia dello zio che riesce a farlo interdire. L’epilogo lo vedrà protagonista della risoluzione della sua complicata vicenda sentimentale.

    Fratello sole, sorella luna (1972) regia di Franco Zeffirelli con Graham Faulkner e Judi Bowker Il film tratta la vita di San Francesco d’Assisi a partire dalla partenza per la guerra di Perugia, fino all’istituzione della regola monastica, passando per il ritorno a casa e la successiva vocazione, con l’abbandono di tutti i beni materiali in suo possesso.

    L’area dei Monti Sibillini offre ad ogni suo visitatore un panorama mozzafiato, mettendolo a stretto contatto con la natura e facendolo innamorare dei variegati colori che accendono il complesso montuoso nel corso delle stagioni. Tale massiccio è situato a cavallo tra le Marche e l’Umbria, più precisamente nell’Appennino umbro-marchigiano e molte delle vette superano facilmente quota 2.000 metri, sulle quali spicca quella del monte Vettore (2.476 metri). Proprio per il suo aspetto maestoso e suggestivo, tale area è stata scelta spesso e volentieri per ambientarci alcuni film del panorama cinematografico italiano; ad esempio Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a cavallo fra gli anni 60 e 70, ha ospitato due produzioni che sono entrate a far parte della storia del cinema nostrano. Nel 1968 Pietro Germi diresse Adriano Celentano in uno dei suoi primi grandi successi, Serafino. Nel corso del film è possibile godere spesso e volentieri della suggestiva vista dei Monti Sibillini, che fanno da sfondo a diverse sequenze; inoltre sono riconoscibili le località di Spelonca, Arquata del Tronto e la via Salaria. Nel 1972 approfitta del magnifico scenario offerto dai Sibillini un maestro come Franco Zeffirelli, che rimase entusiasta di tale location, perfetta per girare Fratello sole, sorella luna, film che tratta della vita di San Francesco d’Assisi.

     

  • Ascoli Piceno - Cineturismo nelle Marche
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Ascoli Piceno - Cineturismo nelle Marche

    Alfredo, Alfredo (1972) regia di Pietro Germi con Dustin Hoffman e Stefania Sandrelli.

    Alfredo, timido impiegato di banca, riesce finalmente a sposare Mariarosa, la donna dei suoi sogni. La neo sposa, però, si rivela possessiva ed intrattabile, rendendo la vita di Alfredo un vero inferno. Durante una delle sue uscite notturne l’uomo conosce Carolina, della quale diventa l’amante. Col trionfo della causa divorzista Alfredo riesce così a sciogliere legalmente il suo matrimonio, ma Carolina e la possibilità di un nuovo matrimonio lo fanno ritrovare nuovamente ingarbugliato fra i lacci matrimoniali.

    Ascoli Piceno, capoluogo dell’omonima provincia, ha un’ubicazione assai importante, in quanto circondata da due aree naturali protette: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (sud) e il Parco nazionale dei Monti Sibillini (nord-ovest). La città di Ascoli, inoltre, è assai ammirata per il suo centro storico, considerato fra i più suggestivi ed affascinanti del nostro Paese. Caratteristica del centro storico ascolano è l’essere costruito quasi interamente in travertino, oltre che il poter vantare una ricchezza artistica ed architettonica non indifferente; basti pensare all’incantevole Piazza del Popolo , costruita in epoca rinascimentale e considerata fra le più belle piazze d’Italia. La denominazione di tale piazza è da ricondurre al Palazzo dei Capitani del Popolo, l’edificio di epoca medievale che con la sua caratteristica torre merlata ne contorna l’area al fianco dello storico e celebre Caffè Meletti. Non vanno poi dimenticati la Cattedrale di Sant’Emidio, duomo della città eretto sul luogo di un edificio pubblico romano, e la sua Cripta di Sant’Emidio, contenente i resti del patrono ascolano, così come di grande rilievo risultano essere la Chiesa di San Francesco, considerata dai più una delle migliori opere italiane di architettura francescana, e il Palazzo dell’Arengo – affacciato su Piazza Arringa – risalente alla fine del XII secolo. Soprattutto per questo suo fascino secolare la città di Ascoli Piceno, nel corso dei decenni, è stata scelta spesso e volentieri per film di un certo valore. Nel 1972 è il turno del celeberrimo Alfredo, Alfredo, con protagonista quel Dustin Hoffman che a distanza di trent’anni sarebbe divenuto testimonial della Regione Marche. Pietro Germi diresse il futuro divo hollywoodiano e Stefania Sandrelli in questa commedia ambientata fra il suggestivo centro storico, il Palazzo Indignozzi e Piazza Ventidio Basso, oltre che nella sempre suggestiva Piazza del Popolo, dove è riconoscibile l’intramontabile Caffè Meletti.

  • San Benedetto del Tronto - Cineturismo nelle Marche
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    La tappa prevede le seguenti destinazioni: San Benedetto del Tronto - Cineturismo nelle Marche

    Mio Papà (2014) regia di Giulio Base con Giorgio Pasotti e Donatella Finocchiaro.

    Lorenzo lavora come subacqueo su una piattaforma a poche miglia dalla costa adriatica, ama sentirsi libero e per questo quando torna sulla terraferma cerca solo divertimento. Dopo aver conosciuto Claudia, però, scoppia la passione e, forse, l’amore, ma Matteo, figlio di lei, viene visto da Lorenzo come un ostacolo. Tuttavia col passare del tempo i due cominciano a familiarizzare e ad unirsi sempre di più, instaurando un vero e proprio rapporto padre-figlio.

    La città di San Benedetto del Tronto – ininterrottamente Bandiera Blu dal 1999 – sorge alla foce del fiume Tronto ed è rinomata in Italia e all’estero per le sue suggestive spiagge e per essere il centro più importante della celebre Riviera delle Palme;  tra l’altro San Benedetto vanta anche il maggior porto peschereccio dell’intero Adriatico e questo, soprattutto negli ultimi anni, ha favorito una crescita della città dal punto di vista cinematografico. La zona costiera è dominata dall’imponente Torre dei Gualtieri (anche nota come Torrione o Mastio della Rocca), costruita alla fine del XV secolo sull’altura del Paese Alto; assai suggestiva è anche la Cattedrale di Santa Maria della Marina, eretta a cavallo fra ‘800 e ‘900 in sostituzione della precedente, datata addirittura 1615. Tipici della città, inoltre, sono il monumento al pescatore, sito laddove il lungomare si unisce al Molo Sud del bacino portuale, e il monumento al gabbiano Jonathan, che sorge lungo la passeggiata del Molo Sud, poi ribattezzata – guarda caso – The Jonathan’s way. Altro elemento di spicco dell’architettura cittadina è rappresentato dal lungomare Onorati, divenuto punto di riferimento per i turisti italiani e stranieri che si recano in villeggiatura nella capitale della Riviera delle Palme. Come si diceva, la natura tipicamente marinara di questa città ha favorito, e non poco, il suo sviluppo nel campo dell’industria cinematografica. Un esempio lampante è rappresentato dal film Mio papà di Giulio base, girato nel 2014 e con protagonisti Giorgio Pasotti e Donatella Finocchiaro. Lo spettatore, nel corso del film, offre la possibilità di ammirare gli elementi più caratteristici di San Benedetto, come ad esempio il lungomare Onorati, l’affascinante monumento al Pescatore, la zona del porto, la spiaggia tanto amata dai turisti, piazza Sacconi e la sua caratteristica Torre dei Gualtieri, il Teatro Comunale Concordia e la Riserva naturale regionale Sentina, sita alla foce del fiume Tronto.

  • Recanati - Cineturismo nelle Marche
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Recanati - Cineturismo nelle Marche

    Il giovane favoloso (2014) regia di Mario Martone con Elio Germano e Michele Riondino.

    Giacomo Leopardi, bambino di grande intelligenza, cresce fra le mura della casa-biblioteca di Recanati assieme ai fratelli, venendo logorato dal difficile rapporto con il padre Monaldo. A 24 anni riesce finalmente a lasciare Recanati, anche le se sue condizioni di salute peggiorano costantemente. A Firenze conosce Antonio Ranieri, di cui diverrà migliore amico, e Fanny Targioni Tozzetti, di cui si innamora non ricambiato. Per motivi economici si sposta a Roma ed in seguito a Napoli, dove però scoppia il colera; dunque insieme all’amico Ranieri si sposta alle pendici del Vesuvio, ma la sua decadenza fisica è ormai dilagante e la morte è vicina.

    Recanati, grazie alla sua posizione strategica tipica di molte città delle Marche, può vantare un panorama invidiabile, poiché la tipica conformazione di “città balcone” le permette di godere di una vista mozzafiato. Ovviamente la città è nota ai più per aver dato i natali al celebre poeta Giacomo Leopardi; di conseguenza molti dei luoghi di culto recanatesi sono strettamente collegati con l’autore de “L’infinito”. Basti pensare, ad esempio, a Palazzo Leopardi – casa natale del poeta e ancora oggi abitato dai suoi discendenti – e alla piazzetta del Sabato del Villaggio, sulla quale lo stesso palazzo si affaccia; da non dimenticare, inoltre, il suggestivo Colle dell’Infinito, ovvero la sommità del Monte Tabor da cui è possibile godere di una vista che si disperde per chilometri e su cui il poeta – a soli 21 anni – trovò l’ispirazione per la stesura dell’omonima poesia. Assai ammirevole è anche piazza Leopardi, su cui sorge imponente l’ottocentesco Palazzo Comunale (stile neoclassico); al centro della piazza, inoltre, è possibile ammirare il monumento dedicato a Giorgio Panichi e la torre ghibellina (conosciuta come Torre del Borgo) su cui spiccano gli stemmi della città di Recanati e di Fermo (risalente al XIII secolo) e uno storico orologio il cui quadrante di pietra bianca risale addirittura alla metà del Cinquecento. Nonostante il grande valore storico e la suggestiva bellezza naturalistica che caratterizzano Recanati, la città ha finalmente ottenuto la visibilità meritata soltanto nel 2014 grazie al film Il giovane favoloso, che si concentra su alcuni degli anni della vita del celebre poeta recanatese Giacomo Leopardi, interpretato per l’occasione da un ottimo Elio Germano. Grazie anche alla disponibilità dei discendenti del poeta è stato possibile girare nei luoghi tipicamente leopardiani, fra i quali spicca Palazzo Leopardi. All’interno della pellicola, inoltre, è possibile riconoscere il centro storico cittadino ed i suoi suggestivi palazzi, i giardini e la chiesa recanatese, ma anche il Santuario della Santa Casa di Loreto, il centro storico di Osimo e i Musei Civici Buonaccorsi della città di Macerata.

    http://www.giacomoleopardi.it/

    Le Marche e Leopardi

    Gran Tour Leopardiano

    Video Le Marche e Leopardi