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Cineturismo nelle Marche

Ossessione (1943) regia di Luchino Visconti con Clara Calamai e Massimo Girotti.Un giovane vagabondo intraprende una relazione amorosa con la moglie del proprietario della trattoria presso cui è ospite. I due amanti decidono di fuggire, ma all’ultimo la donna ha un ripensamento e torna fra le braccia del marito; tuttavia i due innamorati sono destinati a rincontrarsi e questa volta decidono di uccidere il proprietario della trattoria. Una volta eliminato l’uomo, i due cominceranno ad essere logorati dal rimorso.La stanza del figlio (2001) regia di Nanni Moretti con Nanni Moretti e Laura Morante Giovanni, stimato psicoanalista, è sposato con Paola ed è padre di Andrea e Irene. La loro sembra una famiglia felice ed unita, ma la morte di Andrea in seguito ad un’immersione subacquea li costringerà ad affrontare un faticoso percorso di dolore per metabolizzazione la sofferenza causata dalla tragica scomparsa del giovane.

Ancona, oltre ad essere il capoluogo delle Marche è anche il comune più numeroso della regione, grazie ai suoi oltre 101mila abitanti. La città, dall’alto dei suoi 2.400 anni di storia, è in grado di offrire testimonianze di ogni epoca: si parte dai resti di alcune rovine risalenti all’epoca romana (basti pensare all’Arco di Traiano costruito nel 115 d.C. o all’anfiteatro romano eretto nel I secolo d.C.), passando per il millenario Duomo di San Ciriaco che domina il golfo e la suggestiva chiesa di Santa Maria della Piazza (XI e XII secolo), fino alla Fontana delle Tredici Cannelle o del Calamo (età rinascimentale) e al Monumento ai Caduti di età fascista. Bisogna poi evidenziare anche la varietà naturalistica dorica, con un promontorio che ricorda la forma di un gomito a protezione del più ampio porto dell’Adriatico centrale, con il monte Conero che cade con tutta la sua imponenza sulle splendide acque di Portonovo, oltre che sulla spiaggia di Sirolo (Bandiera Blu). Proprio questa varietà stilistica e naturalistica ha reso Ancona uno dei centri marchigiani maggiormente ricercati a livello cinematografico; già nel lontano 1943 venne scelta dall’indimenticato Visconti per uno dei suoi più grandi capolavori, quell’Ossessione che secondo molti aprì il filone neorealista del cinema nostrano. Nel corso del film sarà proprio il capoluogo dorico, con il suo porto che apre la via verso l’Adriatico, ad offrire al protagonista Gino (Massimo Girotti) la chance di lasciarsi alle spalle il rifiuto dell’amata Giovanna (Clara Calamai). E sarà sempre Ancona, con le sue location di provincia, a far da scenario al secondo incontro fra i due innamorati. Ne verranno evidenziati, in particolare, quei caratteri tipici della dimensione popolare, ponendo così le basi per la nuova tradizione neorealista. Chiaramente riconoscibili nel corso del film, dunque, sono la stazione ferroviaria, il quartiere Guasco, il vicolo di via Astagno, il suggestivo piazzale dell’affascinante Duomo di San Ciriaco ed alcuni momenti della tradizionale Fiera di San Ciriaco, ancora oggi appuntamento imperdibile per gli anconetani e non solo. Nel 2001 il capoluogo dorico ha raggiunto uno dei suoi momenti più alti dal punto di vista del rilievo cinematografico non solo nazionale, ma anche internazionale. La città fondata dai Greci di Siracusa venne infatti scelta dal noto regista ed attore Nanni Moretti per il suo La stanza del figlio, in grado di aggiudicarsi la Palma d’oro al Festival di Cannes e il David di Donatello. Nel film, oltre all’Ospedale Regionale di Torrette, sono ben visibili l’alberato Viale della Vittoria – che dalla centrale piazza Cavour conduce fino al monumento del Passetto, eretto in epoca fascista e posto a strapiombo sul mare –, via XXIX settembre, piazza della Repubblica – su cui affaccia il celebre Teatro delle Muse –, la Chiesa dei Santi Pellegrino e Teresa – di rilevante interesse storico e conosciuta dagli anconetani come Chiesa degli Scalzi – e il celebre bar “Tazza d’oro”, sito lungo corso Garibaldi e luogo cult per i cittadini dorici. 

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