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Chiesa di San Francesco

L’edificazione della chiesa di S. Francesco fu possibile grazie alle elemosine raccolte dai frati francescani secondo quanto riportato dalla Bolla di Papa Innocenzo IV del 17 giugno 1247. Verso la seconda metà del’ 600 la costruzione, originariamente in stile romanico-gotico, subì una radicale trasformazione visibile particolarmente nel rimaneggiamento barocco dell’interno. Tracce significative della chiesa primitiva si conservano nel portale della sagrestia corrispondente all’antico ingresso, negli archetti presenti sui muri esterni come nel vano semicircolare della primitiva abside. Allo stesso periodo risalgono anche la tomba del pittore e incisore montefiorano Adolfo De Carolis e il monumento funerario dei genitori del Cardinale Gentile Partino risalente al 1310 e del quale esiste un’ampia e accurata descrizione dello storico fermano De Minicis.
Il sepolcro, collocato originariamente in un altro punto, si compone di una cassa marmorea di notevoli dimensioni sopra la quale sono raffigurati i genitori del Cardinale in posizione distesa. Appena dietro, due angeli, uno con il turibolo e l’altro con una navicella ora mancante, sostengono un tendaggio aperto mentre in alto domina un'immagine della Madonna col Bambino di gusto tipicamente romanico. Sul fondo una scritta: MCCCX DNS GEN. D. MONTE FLOR., CARDINALIS ORDINIS, MINOR T. BONIFAT. VIII , S.MARTINI IN MONTIBUS (frate Gentile da Montefiore Cardinale dell'ordine dei minori al tempo di Bonifazio VIII del titolo di San Martino ai Monti).
Nella parte sottostante sono alcuni riquadri con un'arme a destra e un'arme a sinistra raffiguranti cinque colli con in cima cinque querce o roveri. Secondo alcune testimonianze pervenute, solo grazie all’intervento di alcuni rappresentanti cittadini fu impedito che il monumento rischiasse di essere murato nel 1768. L'autore del monumento è rimasto ignoto anche se non è da escludere che il monumento sia stato costruito da un'artista che abbia operato presso la corte angioina, ambiente con il quale il cardinale doveva essere particolarmente legato. Gli stessi futuri discendenti del Cardinale Partino commissioneranno a Carlo Crivelli intorno al 1470 uno splendido polittico, per abbellire ancora di più la Chiesa di San Francesco. Il patrono Santa Lucia V.M. si festeggia il 13 dicembre.

Oltre alla chiesa, il complesso conventuale di San Francesco divenuto Polo Museale ospita, al secondo piano, la Sala Crivelli, dove è riprodotto, su pellicola filmica, l'intero polittico di Carlo Crivelli, andato ormai disperso dalla metà dell'Ottocento. L'opera fu realizzata proprio per il convento del Quattrocento su richiesta della Chiesa dei Minori Conventuali.  Del polittico originario sono rimasti a Montefiore dell'Aso solo sei pannelli, disposti su due ordini.
Il Polo Museale, inoltre, accoglie associazioni e attività culturali ed è sede del Centro di Documentazione Scenografica Giancarlo Basili, del Museo Adolfo de Carolis, del Museo della Civiltà Contadina e della Collezione Domenico Cantatore.

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