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Chiesa del Suffragio

Lungo il Corso Matteotti si erge la Chiesa del Suffragio, edificio in stile barocco contraddistinto da alterne vicende: dapprima chiuso e abbandonato, poi adibito a deposito per cereali e successivamente, nel 1713, riconsacrato e dedicato alla celebrazione delle messe di suffragio ai defunti. All'interno sull'altare vi è un'antica tela raffigurante la Vergine Addolorata nella gloria, seduta su una nuvola con il cuore trafitto da sette spade: le fanno corona tre teste di angeli. Alla sua destra Sant'Andrea Apostolo, Patrono dei Pescatori che tiene nella mano sinistra la croce a X, simbolo del suo martirio e nella  mano destra un cefalo o mugella. Alla sua sinistra San Francesco di Paola e al centro un Angelo che sostiene uno stemma con la scritta Charitas (motto dell'ordine dei Minimi fondato dal Santo). Sotto di lui un agnello con in bocca un bastone con il quale il Santo operò numerosi prodigi. A fianco dell'agnello le Anime del Purgatorio, in mezzo le fiamme, tendono le braccia verso la Vergine per essere liberate dai loro tormenti. L'altare ligneo in leggio, la croce astile, le due colonnine per le lampade, le due edicole del sacro Cuore e San Giuseppe, le due pale sulle pareti laterali con le statue di S. Antonio e S. Ritasono sono opere del Maestro d'arte Raffaele Muzi, mentre i dipinti del sacro Cuore, di San Giuseppe e di Padre Pio del pittore anconitano Antonio Di Pietro. All'esterno il portone bronzeo è stato realizzato dall'artista Cecco Bonanotte.

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