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Biblioteca Spezioli

Istituita nel 1688, la Biblioteca civica di Fermo deve il suo nome al fermano Romolo Spezioli, medico personale della regina Cristina di Svezia che fu introdotto alla corte regale di Palazzo Riario di Roma dal Cardinale Decio Azzolini, anch’egli di origine fermana.

Il medico ( Fermo, 1642- Roma, 1723), dopo essersi laureato a Fermo si trasferì a Roma e intrattenne rapporti con il mondo accademico e scientifico dell’Urbe, con la corte pontificia divenendo anche medico personale del Cardinale Ottoboni, futuro Papa Alessandro III.

Fece dono alla sua città natia della sua prestigiosa libreria, frutto dell’eredità culturale dei suoi illustri protettori come anche dei loro lasciti testamentari.

La Biblioteca conserva anche altri lasciti di illustri personaggi fermani, intere collezioni appartenute ad eminenti privati e il notevole patrimonio trasferito nell'Ottocento dalle soppresse congregazioni religiose.

Nella Biblioteca Comunale di Fermo la Libreria Spezioli rappresenta il nucleo storico principale e per qualità e quantità del patrimonio librario si pone tra le prime venti biblioteche civiche italiane, rendendola quindi una fra le strutture più importanti e prestigiose del suolo nazionale.

La Libreria Spezioli documenta, attraverso la ricchezza e la varietà delle opere raccolte, il rapporto esistente tra una città della provincia pontificia come Fermo e l’ambiente culturalmente qualificato della Roma del Seicento. I cinque cataloghi manoscritti che accompagnarono i libri fatti venire da Roma sono esempi bibliografici assai significativi non solo dell’arte medica dei secoli XVII e XVIII ma anche della preparazione culturale che doveva avere un medico del Seicento, con la conoscenza di materie quali l'Etica, la Fisica e Metafisica, la Storia, secondo la scienza sistemica del tempo.

 

La Biblioteca civica conserva codici riccamente miniati, edizioni a stampa rarissime, un fondo grafico inesauribile . Complessivamente le collezioni comprendono circa 3000 manoscritti, 127 codici, 300.000 documenti, tra i quali sono disponibili più di 800 testate di riviste storiche, 5.000 disegni e 6.500 incisioni, monete, sigilli, 681 incunaboli, oltre 15.000 edizioni del Cinquecento, 23.000 edizioni in miscellanea, numerosissimi esemplari del 1600 e 1700 e stampati musicali.

Per la specificità di alcune donazioni private, in particolare per quella del medico fermano Romolo Spezioli, a cui la Biblioteca è intitolata, il patrimonio librario antico è conosciuto anche a livello internazionale per le pregevolissime edizioni di opere mediche.

La Biblioteca conserva inoltre più di 6.000 stampe e 4.000 disegni, provenienti principalmente dal fondo dell'architetto Giovan Battista Carducci.

Attualmente si sta aggiornando il fondo moderno, costituito sia di materiale bibliografico sia multimediale. Fanno parte di detto fondo le principali opere di natura enciclopedica, singole monografie - classificate secondo il sistema decimale Dewey - e una ricca sezione di narrativa. Una sala riservata è stata approntata per il fondo locale - collocato sperimentalmente anch'esso col sistema Dewey.

I volumi pubblicati dal 1900 al 1950 sono invece collocati a deposito e consultabili esclusivamente a catalogo.

I volumi che hanno in collocazione le sezioni Africa, Salvadori, Scienze e Zavatti sono conservati presso il Museo Polare Etnografico "Silvio Zavatti " - Museo Scienze naturali "Tommaso Salvadori" di Villa Vitali.

 

Il nucleo originario della Biblioteca Civica è costituito dalla Sala del Mappamondo, ubicata presso il Palazzo dei Priori. Essa è così denominata perché ospita il preziosissimo globo manoscritto - datato 1713 - del cartografo e abate fabrianese Amanzio Moroncelli.

Degna di nota è anche la sala storica, interamente scaffalata in noce, a doppio ordine con ballatoio, impreziosita da un artistico soffitto in abete e conservante la parte più pregevole del fondo antico della biblioteca, composto da circa 16.000 volumi, prevalentemente del XVI secolo, provenienti in gran parte dalle donazioni Romolo Spezioli.

La Biblioteca Spezioli vanta anche uno spazio dedicato interamente ai più giovani, inaugurato nel 1998 e sito al piano terra. La Biblioteca Ragazzi può contare su di uno spazio prima infanzia e bambini, con comodi cuscinoni e sedute informali, dove i piccoli lettori scelgono e leggono in libertà tra libri illustrati, cartonati, pop-up, musicali, di filastrocche, di poesia e fiabe, e su di uno spazio di consultazione e studio, con tavoli e sedie di diversa dimensione, contenente enciclopedie, dizionari, atlanti, opere di divulgazione e manualistica oltre a libri di narrativa per fasce di età più grande. Dispone inoltre di un angolo lettura per adulti accompagnatori. La biblioteca propone attività e laboratori pomeridiani di animazione legati ai libri e alla lettura.

La sede decentrata del BUC machinery deve il suo nome alle iniziali di “Biblioteca”, “Università” e “Conservatorio”: gli accoglienti locali si affacciano, in posizione strategica, sullo spazio comune tra la Biblioteca ed il Conservatorio Statale "G.B. Pergolesi", giocando il ruolo di cerniera tra le istituzioni culturali cittadine. Presso il BUC, avamposto multimediale della Biblioteca civica, sono presenti e consultabili quotidiani, periodici correnti, cd audio e VHS.

In due salette del BUC è possibile ascoltare musica e vedere film mentre nelle sale centrali sono operative quattro postazioni Internet.

Gli spazi del BUC machinery sono inoltre costantemente impiegati per numerose iniziative culturali: incontri con autori, presentazione di libri, ascolti guidati, mostre, laboratori per le scuole di propedeutica all’orientamento alla ricerca bibliografica in linea.

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