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Biblioteca San Giacomo della Marca

Tra le biblioteche altomedievali, monastiche e vescovili, esclusivamente riservate all’ordine, importante per qualità e varietà di testi è la Biblioteca di Santa Maria delle Grazie di Monteprandone, formatasi ad opera di San Giacomo della Marca (1393-1476) con il favore e il sostegno di illuminati protettori quali Niccolò V, Pio II, il cardinale Domenico Capranica, i Montefeltro, i Malatesta e gli Sforza.

San Giacomo della Marca nacque a Monteprandone nel 1393 e nell’arco della sua vita svolse l’attività di predicatore e diplomatico. Nella sua città, all’interno della libreria del Convento di Santa Maria delle Grazie, Giacomo raccolse i codici, di cui stilò l’inventario, scegliendo quelli che per la qualità dei testi erano maggiormente utili a soddisfare le esigenze proprie e dei suoi fratelli. Tali manoscritti risalgono prevalentemente al XIV-XV sec., ad eccezione di uno datato IX-X secolo. A volte presentano miniature e decorazioni di rilievo e, altra caratteristica, sono di piccolo formato per ragioni di praticità, in quanto, dovevano essere trasportati e utilizzati per lo studio.

Anche a seguito della sua morte la biblioteca continuò ad arricchirsi, fino a raggiungere il numero di 700-800 volumi. Tuttavia, a causa dell’incuria e alla poca sollecitudine nel restituire i volumi dati in prestito, molti dei libri furono trafugati. A nulla valse l’impegno profuso da San Giacomo della Marca, il quale era molto legato ai suoi libri, per scongiurarne la dispersione e neanche la bolla papale di scomunica di Pio II per chi avesse sottratto o non avesse restituito i testi a tempo debito.

I codici rimasti, come si apprende da un documento del 21 luglio 1776 , si trovavano, insieme alle reliquie di San Giacomo e di San Giovanni da Capestrano, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Cappella dedicata al Santo). Erano stati rinchiusi in una cassa posta in una credenza a muro, dotata di due chiavi custodite dal padre guardiano e dal magistrato pro tempore di Monteprandone.

Il Museo civico di Monteprandone accoglie attualmente 61 codici di quelli appartenuti a S.Giacomo più la sua lettera a S.Giovanni da Capestrano datata Roma 14 dicembre 1455.

I codici costituiscono il principale fondo storico del Museo Civico Libreria San Giacomo della Marca di Monteprandone e si trovano anche in altre sedi, quali la Nazionale di Napoli e la biblioteca storico-francescana e picena “San Giacomo della Marca” di Falconara Marittima (AN).

Per il loro stato di conservazione e per la presenza di inventari ed annotazioni storiche, la biblioteca è una delle più importanti collezioni francescane di libri del XV secolo.

La collezione è costituita principalmente da cinque sezioni: i testi classici, utilizzati per la predicazione e l’insegnamento del latino; quella dedicata ai testi sui Padri della chiesa, in particolar modo Sant’Agostino e San Girolamo; la sezione più grande è quella dei testi degli autori scolastici, quasi tutti autori francescani; infine un gruppo di testi di diritto e di manuali di grammatica.

 

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