Coniugare l’arte di viaggiare a stretto contatto con la natura e al contempo salvaguardare le risorse naturali in un’ottica di sostenibilità ambientale: è l’opportunità offerta dall’ecoturismo, che nelle Marche è molto diffuso, con numerose possibilità di organizzare un’esperienza immersi nel verde, tra parchi, riserve naturali e boschi attraversati da sentieri incontaminati, lontani dal traffico e dalle mete del turismo di massa.
 
Ad esempio, la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, in provincia di Pesaro Urbino è un angolo di natura rigogliosa, dove il corso del tempo ha creato un piccolo paradiso, grazie all’incessante opera del fiume Candigliano, che ha scolpito le imponenti pareti rocciose di origine calcarea, creando uno scenario paesaggistico da cartolina. 
Qui, dove il verde dei boschi fa da cornice ai riflessi color turchese e smeraldo delle acque fluviali, si possono avvistare scoiattoli, istrici e perfino il lupo, oltre a numerose specie di rapaci che nidificano lungo le scoscese pareti della Gola, tra cui l’aquila reale, lo sparviero e l’astore.
 
Scendendo verso la costa, il Parco Regionale del Monte Conero, in provincia di Ancona, è un’oasi ambientale dove crescono rigogliose pinete a picco sul mare, ed è possibile ammirare tutte le piante e gli arbusti profumati tipici della macchia mediterranea. 
Il Parco si può esplorare a partire dai uno dei diciotto sentieri ombreggiati che lo attraversano, da percorrere sia a piedi che in mountain bike o e-bike, tra alberi secolari e suggestivi scorci panoramici a strapiombo sul mare. La zona è anche conosciuta per i pregiati vigneti da cui si produce il Rosso Conero, un delizioso vino DOC dalle intense note fruttate.
 
Nella provincia di Ancona un altro luogo straordinario è in grado di proiettare i visitatori in uno scenario dai contorni fiabeschi ed altamente sbalorditivi. Le Grotte di Frasassi, immerse nel Parco della Gola della Rossa e di Frasassi sono un complesso di cavità naturali di origine carsica scavate nella roccia. Sarà affascinante addentrarsi nei meandri delle Grotte verso il centro della terra tra stalattiti, stalagmiti e le sculture naturali che hanno stimolato negli anni la fantasia degli speleologi, come l’Orsa, il Dromedario, le Spada di Damocle, le piccole cascate del Niagara, l’Obelisco, la Fetta di pancetta e persino la Fetta di lardo.
 
Il valore di una passeggiata rigenerante in un contesto paesaggistico di rara bellezza può essere scoperto nella provincia di Macerata, visitando la Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, con i suoi boschi di lecci e faggi secolari e le immense cerrete, popolate da cervi, caprioli, gatti selvatici, falchi pellegrini, gufi reali e dal simpatico picchio rosso. In ottobre questi luoghi sprigionano tutto il loro fascino, regalando sfumature avvolgenti che vanno dall’amaranto acceso, al marrone intenso, al giallo oro, tipiche dei colori della stagione autunnale.
 
Per chi vuole mettersi alla prova in escursioni e trekking avventurosi tra i tanti sentieri che uniscono i meravigliosi borghi da favola del Parco Nazionale dei Monti Sibillini c’è solo l’imbarazzo della scelta. Da Visso e San Ginesio, in provincia di Macerata, ad Amandola, nel fermano, fino a Montemonaco ed Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno, il Parco è uno scrigno di tesori nascosti: come il suggestivo Santuario di Macereto, gioiello di architettura tardo rinascimentale a circa 1000 metri sul livello del mare, nel territorio di Visso. 
O come il Lago di Fiastra, che ogni anno attira migliaia di visitatori per le sue acque limpide dai riflessi blu cobalto su cui si specchiano le cime dei monti circostanti. Il lago è noto anche per possibilità di trekking lungo il vicino sentiero che conduce allo scenario californiano delle Lame Rosse, ma anche per la molteplicità di sport che è possibile praticare, dalla canoa, al ciclismo, al nuoto, al pedalò.
 

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