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Tiziano - Pala Gozzi


Commissionata da Luigi Gozzi, nobile raguseo vissuto ad Ancona per buona parte della sua vita, la pala di Tiziano (cm. 322 x 207, Pinacoteca Civica "Francesco Podesti") fu collocata in origine nell’altare maggiore della Chiesa di San Francesco ad Alto (attualmente sede del distretto militare), dove rimase fino al 1862, anno in cui, in seguito alle soppressioni post-unitarie, fu trasferita nella chiesa di San Domenico ed esposta dapprima nel primo altare a sinistra, poi nel terzo altare a destra; qui rimase fino al 1928, quando entrò a far parte della Pinacoteca Civica, presso l’ex convento di San Francesco alle Scale. Durante il secondo conflitto mondiale, la pala fu inviata a Roma, da dove, restaurata nel 1952, fece ritorno ad Ancona, per essere esposta dal 1959 a Palazzo degli Anziani, allora sede della Pinacoteca Civica. In seguito agli eventi sismici, dal 1974, fu definitivamente sistemata a Palazzo Bosdari, dopo essere stata sottoposta ad un lieve intervento di pulitura presso i laboratori del restauro della Soprintendenza di Urbino. Il dipinto rappresenta un momento fondamentale nell’iter pittorico di Tiziano: è infatti la prima opera datata che si conosca dell’artista (in un cartiglio in basso si legge ALOIXIUS GOTIUS RAGUSINUS /  FELIT FIERI / MCCXX / TITIANUS CADORINUS PINSIT). In occasione della mostra illustrativa sul restauro della Pala Gozzi (1987) e sul nuovo allestimento espositivo, sono emerse notizie inedite circa alcune manomissioni compiute a danno dell’opera tizianesca, intorno alla metà del sec. XVII, riguardanti la modifica della pala da rettangolare a centinata e l’inserimento di due figure di santi, presumibilmente autografi, dipinti su di una sorta di predella, oggi scomparsa.

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