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Terre del Duca

Un viaggio attraverso i luoghi dell'antico Ducato
Il progetto La Terra del Duca nasce per iniziativa dei Comuni appartenuti all'antico Ducato di Urbino: Gubbio, Pesaro, Senigallia e Urbino che nel maggio 1999 hanno sottoscritto un accordo di programma per qualificare sempre di più l’immagine di un territorio dalle grandi potenzialità culturali e turistiche.

Dall’Appennino al Mare Adriatico, la visita a La Terra del Duca, permette un viaggio straordinario attraverso il tempo: dalla preistoria ai nostri giorni in un susseguirsi di emozioni e suggestioni.

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Livello di difficoltà: media
Target: Cultura

Le tappe dell'itinerario

  • Senigallia - Rocca Roveresca

    Visitare la Rocca di Senigallia è come sfogliare le pagine di un libro di storia che  rivela le vicende di questa terra di mare di cui era anticamente baluardo.
    L’opera di costruzione della fortificazione cittadina fu affidata ai famosi architetti Federico da Montefeltro, Luciano Laurana e Baccio Pontelli. Al primo si deve la realizzazione della parte residenziale e del ponte levatoio di accesso; al secondo, le opere strettamente connesse alla difesa, costituite dalla struttura d’impianto quadrangolare con massicci torrioni angolari, oltre ai lavori di completamento della residenza ducale: gli elementi decorativi delle finestre, i fregi presenti nel cortile e negli ambienti interni, la scala a chiocciola del torrione nord. 
    Il complesso architettonico attuale è il risultato di interventi di riforma e ampliamento succedutisi nel corso dei secoli a partire dalla prima torre difensiva risalente all’epoca romana, sulla quale furono costruite la torre costiera medievale dei secoli XII-XIII, la prima rocca voluta dal cardinale Egidio Albornoz intorno alla metà del sec. XIV, fino alla realizzazione della rocca malatestiana della metà del sec. XV e della rocca roveresca della fine dello stesso secolo. 

  • Piazza del Popolo
    0721 387111 (Comune)
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Piazza del Popolo

    Piazza del Popolo costituisce il centro della vita cittadina di Pesaro. La piazza è delimitata sui quattro lati dalla sede delle Poste e dai palazzi Ducale, Baviera e Comunale.
    Al centro sorge la grande fontana con bacino ottagonale e ornata con cavalli marini e tritoni, costruita nel 1593 e trasformata poi tra il 1684-85. Nel 1944 venne completamente distrutta, per essere poi ripristinata fedelmente nel 1960 su modello di quella seicentesca.
    L'impianto di fondazione di Pisaurum (184 a.C.) era costituito da assi ortogonali corrispondenti al cardo e decumano che s’incontravano proprio dove sorge la piazza, nell’antico forum. Infatti essa è situata all'incrocio di via San Francesco e corso XI Settembre (il cardo) con via Branca e via Rossini (il decumano).
    Dal Medioevo in poi la piazza è stata il centro politico e amministrativo cittadino. Nel 1450 Alessandro Sforza fece costruire l'avancorpo del Palazzo Ducale a discapito dell’estensione della piazza, che così venne dimezzata. L’assetto attuale risale alla metà del XVI sec. quando Guidubaldo II Della Rovere incarica l’architetto Filippo Terzi di ristrutturare il Palazzo Ducale e ampliare la piazza in armonia con gli edifici circostanti. Nel 1621, per le nozze di Federico Ubaldo Della Rovere con Claudia de' Medici, si sistema definitivamente la piazza sotto la guida del pesarese Niccolò Sabbatini, successore di Terzi. La piazza è così pavimentata e ripartita con liste marmoree che convergono verso la fontana, sostituite nel 1733 con altre in pietra bianca di Rovigno. L’attuale selciato suddiviso da bianche strisce di pietra si ispira all’assetto settecentesco.

  • Palazzo Ducale
    0722 2760
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Palazzo Ducale

    Federico da Montefeltro, valoroso capitano di ventura e illuminato mecenate, signore del Ducato dal 1444 al 1482, volle la realizzazione di quella che ancora oggi è considerata una delle più belle opere del Rinascimento: il Palazzo Ducale di Urbino. Nonostante la scarsità di documenti che attestino la nascita e lo sviluppo di questa maestosa costruzione, è riconosciuto dagli studiosi che vi parteciparono alcuni fra gli artisti più grandi dell'epoca. Fra le innumerevoli maestranze che furono impiegate per la costruzione, spiccano i nomi di tre architetti: il fiorentino Maso di Bartolomeo, il dalmata Luciano Laurana, il senese Francesco di Giorgio Martini e di diversi decoratori e artisti che resero il palazzo della città di Urbino un punto focale del Rinascimento Italiano. Il Palazzo Ducale ebbe diverse fasi di sviluppo; il nucleo più antico, (conosciuto come l'appartamento della Jole) fu edificato per volontà del conte Guidantonio, padre di Federico. Si affaccia con il suo lato lungo su piazza del Rinascimento ed è stato il punto di partenza per l'ampliamento e l'assetto successivo del palazzo. A Luciano Laurana si devono la facciata con i suggestivi torricini, lo studiolo, e numerosi ambienti del piano nobile. Intorno al 1474, l'architetto senese Francesco Di Giorgio Martini sostituì Laurana nell'ultimazione delle parti incompiute e progettò il complesso impianto idrico, all'avanguardia per l'epoca. Con l'architetto senese, il Palazzo conobbe il suo massimo splendore. Durante il XVI secolo, con la successione della famiglia Della Rovere ai Montefeltro, il palazzo subì ulteriori ampliamenti con l'aggiunta del secondo piano nobile.
    Il Palazzo Ducale di Urbino ospita la Galleria Nazionale delle Marche.