Indietro Profumi di vini e spumanti vi guidano tra i borghi medievali: Serrapetrona e Loro Piceno

Profumi di vini e spumanti vi guidano tra i borghi medievali: Serrapetrona e Loro Piceno

Dove il gusto è di casa

La storia di Serrapetrona, meraviglioso borgo medievale arroccato sulle colline a 500 m. d’altezza in provincia di Macerata, s’intreccia con quella del suo vino, la Vernaccia, spumante Docg, autentico vanto del territorio. Potrete assaggiarne un bicchiere tra una degustazione e una passeggiata in vigna in una delle aziende agricole locali prima di visitare il borgo. Qui potrete ammirare la chiesa di S. Francesco, con la singolare facciata rivolta verso le montagne, dov’è custodito il maestoso polittico quattrocentesco di Lorenzo D’Alessandro.

In un’antica torre di guardia c’è poi da vedere il Museo dell’uomo (0733.908321) con strumenti da lavoro tipici dell’età preindustriale e il maestoso Palazzo Claudi (339.4800381) che include le sezioni paleontologica, archeologica e numismatica. I profumi e le tonalità del vino v’accompagneranno anche nel vicino borgo di Loro Piceno, dove lasciarvi rapire dal Museo delle attrezzature per il Vino Cotto dedicato alla preparazione di questo nettare giallo ambrato, definito per questa tonalità ‘occhju de gallu’, dal sapore in perfetto equilibrio fra acidità e dolcezza.

Nella splendida cornice degli ex granai del Castello di Brunforte del XII sec. (da non perdere è l’antico refettorio), vi è infine il suggestivo Museo delle due guerre mondiali che raccoglie uniformi, fotografie, armi e anche la ricostruzione di una trincea per raccontare l’esperienza di vita al fronte. Per visitare entrambi i musei telefonare in Comune 0733 509112.

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Livello di difficoltà: media
Target: Leisure
Stagionalità: Estate

Le tappe dell'itinerario

  • Serrapetrona
    0733.908321
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Serrapetrona
    Serrapetrona è un piccolo borgo della provincia di Macerata, situato a 500 m sopra il livello del mare. Il termine Serra, di origine longobarda, indica un abitato fortificato con funzioni di sbarramento a difesa dell’inizio di una valle Petrona di pietra.

    Da visitare nel borgo: la Chiesa e il convento di San Francesco, che custodisce il grandioso polittico eseguito sul finire del XV secolo dal sanseverinate Lorenzo D'Alessandro; la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, affrescata dal D'Alessandro; la Chiesa di Santa Maria in Piazza, del XV secolo; il Museo dell’uomo, con attrezzi e materiali utilizzati dall’antica tradizione contadina e ospitato in alcuni locali del restaurato castello di età longobarda; il Museo dell'olio; il Museo degli ori e degli argenti della Chiesa di San Francesco, dove sono esposti circa 20 pezzi tra ostensori, calici, pianete, stole, crocifissi realizzati tra XVI e XVIII secolo di proprietà della parrocchia di San Clemente; la Pinacoteca Nazionale d'Arte Sacra Contemporanea, che spazia dall’immagine classica a quella espressionista. In mostra sono riunite opere di pittura, grafica e scultura, varie anche nelle tecniche e nei materiali, dall’olio su tela all’acquarello su carta, dalla litografia all’incisione, dal bronzo al plexiglas. 

    Poco lontano da Serrapetrona si trova il lago di Caccamo, luogo ideale per la pesca sportiva, il canottaggio e la canoa.

    Serrapetrona rientra nell'associazione nazionale delle Città del vino; il territorio è rinomato soprattutto per la produzione del Serrapetrona DOC  e della Vernaccia di Serrapetrona DOCG.
    La Vernaccia è un vino raro e molto apprezzato: scrittori di fama, come Mario Soldati, e gastronomi illustri ne hanno celebrato le virtù. L'eccellenza di questo spumante rosso naturale, derivato da una vendemmia in cui le uve sono messe ad essiccare su graticci prima di essere spremute, non ha impedito che la sua produzione rimanesse sempre molto limitata. Bevuto giovane, la fragranza del vino spumante, dolce o amabile, si coglie in un calice abbastanza ampio, non dispersivo, a temperatura di 12°-14° C, che favorisce la volatilizzazione degli elementi odorosi. 

    Durante la Sagra della Vernaccia si possono degustare piatti preparati con vino rosso di Serrapetrona (metà gosto).
    Altro evento da non perdere è Appassimenti Aperti; il fascino di questa manifestazione sta soprattutto nell'opportunità unica di visitare gli appassimenti, i luoghi dove le uve vengono riposte dopo la vendemmia ad appassire, disposte in cassette o appese, anche al soffitto, richiamando lontane usanze. 

    Il centro storico, i monumenti e i musei del Comune sono parzialmente fruibili. Per informazioni scrivere al Numero Verde del Turismo della Regione Marche (numeroverde.turismo@regione.marche.it) o contattare il numero 0733-52056.
  • Chiesa di S. Francesco
    0733 908 321 (Comune)
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Polittico di Lorenzo D'Alessandro nella Chiesa di S. Francesco

    Tutta la costruzione si articola in un grande quadrilatero composto, sui tre lati a monte, dal convento e su quello a sud dalla chiesa. Al centro è ubicato il chiostro. Lo stile della chiesa è quello gotico francescano tipico dell'Italia centrale, particolarmente diffuso nelle Marche e nell'Umbria.

    All'interno è conservato il Polittico di Lorenzo D'Alessandro (Sec. XV), l'opera più importante lasciata a Serrapetrona fra il 1485 ed il 1490 da Lorenzo d'Alessandro. Il Polittico fu fatto fare dai frati per raccontare alla gente, con incantevoli immagini, il Mistero della Salvezza con al centro il Cristo deposto dalla Croce (il Redentore) e la Madonna col Bambino (la Corredentrice), in quanto tutti i dipinti erano considerati la Bibbia dei poveri. La realizzazione della struttura lignea fu affidata all'intagliatore Domenico Indivini. Entrambi gli autori sono settempedani. La grande ancona (290 cm. di base e 465 cm. di altezza) è composta da 26 tavole, tra piccole e grandi, 10 delle quali formano i due ordini o registri e le rimanenti 16, di dimensioni molto minori, compongono la predella. Descrizione delle tavole (da sinistra verso destra):

    1° ordine (superione): S.Caterina DíAlessandria, S. Michele Arcangelo, Cristo deposto dalla Croce ed angeli che ne sorreggono il corpo, S.Giovanni Battista, S. Bonanventura da Bagnoregio.

    2° ordine (inferiore): S. Giacomo Apostolo detto il Maggiore, S. Pietro Apostolo e Martire, Madonna in trono col bambino ed ai lati due Serafini musicanti che suonano liuto ed il tamburello basco, S. Francesco díAssisi, S. Sebastiano.

    Predella: S. Caterina DíAlessandria, S. Appollonia Martire, S. Matteo Apostolo ed Evangelista, S. Andrea Apostolo e Martire, Simone Apostolo, S. Giacomo Maggiore, S. Giovanni Apostolo ed Evangelista, S. Pietro Apostolo, S. Paolo Apostolo, S. Filippo Apostolo, S. Giacomo Minore, S. Bartolomeo Apostolo, S. Tommaso Apostolo, S. Barnaba Apostolo, S. Nicola da Tolentino, S. Lucia Vergine e Martire.

    Nella chiesa è custodito l’organo realizzato da Francesco Santilli, artigiano proveniente da una famiglia d'organari di Caldarola che operò quasi esclusivamente nell'ambito dell'entroterra maceratese, il quale in realtà dovette affrontare una sorta di rifacimento di un antico organo secentesco già esistente nella chiesa serrana di s. Francesco, finito di costruire poco prima del 1331.

  • Museo dell'Uomo
    +39 0733908321
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Museo dell'Uomo
    Nell'anno 1995 l'Amministrazione Comunale fece ristrutturare una torre di guardia del XII sec., al cui interno è stato collocato un piccolo museo con gli strumenti di lavoro caratteristici dell'età pre-industriale: attrezzi artigianali ed agricoli, manichini con costumi, forche in legno, una seminatrice azionata a mano, macine a mano per farro, tornio a pedale, torchi, strumenti del medico condotto dei primi del Novecento. Il museo è visitabile con apposita guida; tutti gli oggetti sono stati donati dalle famiglie del circondario.

    A seguito di ulteriori donazioni, a causa di carenza di spazi, si è reso necessario esporre i nuovi pezzi in un'unica sede distaccata posta a 50 metri da quella principale e cioè al piano terra della Pinacoteca d'Arte Sacra Contemporanea sita in via San Francesco 1, attualmente inagibile

    Per info e orari visita il sito turistico del Comune di Serrapetrona
  • Loro Piceno
    0733.509112
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Loro Piceno

    Loro Piceno si trova sulla sommità di una collina in lieve declivio, in una zona compresa tra Macerata e San Ginesio, a sud del torrente Fiastra.
    Il centro storico è rimasto pressoché intatto, con l'unica eccezione dell'area posta a margine del Castello dei Signori di Loro (denominato impropriamente Castello dei conti Brunforte), nei pressi di Porta Pia, interessata da un intervento edilizio negli anni Ottanta del Novecento.

    Il castello Brunforte, appartenuto ai Farfensi, situato nella parte più alta del paese, caratterizza la storia di Loro, il cui nome sembrerebbe legato al lauro ed al suo castello (Castrum Lauri).
    Successivamente, nel XIII secolo, il libero comune di Loro (l'attuale denominazione con l'appellativo "Piceno" è successiva all'Unità d'Italia) venne attratto nell'area dei castelli appartenenti a Fermo.
    Il Castello dei Brunforte si erge sopra le antiche mura, sui resti di un castrum romano, e fu residenza dei signori di Loro. L'antico nucleo fotificato comprendeva il palazzo dei priori ed il palazzo della giustizia, adibito dal 1692 a Monastero Corpus Domini. Dalla Torre della Vittoria, un imponente costruzione di 21 m., si può ammirare uno splendido panorama che si estende dal Monte Conero alla Maiella, dai Sibillini all'Adriatico.

    I siti di architettura religiosa più significativi sono la Chiesa di S. Maria di Piazza, risalente al 1200 ed edificata dai Benedettini, e la Chiesa di San Francesco, impreziosita da stucchi e dorature.

    Loro Piceno è la patria del vin cotto; lo conferma anche il fatto che nei palazzi nobiliari e padronali, che fiancheggiano le caratteristiche vie del paese, si è sviluppata una interessante architettura in funzione della pigiatura dell’uva e della bollitura del mosto nelle voluminose caldaie di rame.
    A questo vino tradizionale è legata la "Mostra permanente delle attrezzature e degli utensili per il vino cotto", allestita nei suggestivi ambienti adiacenti al chiostro della Chiesa di San Francesco.
    La Sagra del vino Cotto, che si svolge ad agosto, attira numerosissimi visitatori.

    Il centro storico, i monumenti e i musei del Comune sono parzialmente fruibili. Per informazioni scrivere al Numero Verde del Turismo della Regione Marche (numeroverde.turismo@regione.marche.it) o contattare i telefoni indicati sotto.

  • Mostra permanente delle Attrezzature per il Vino Cotto
    +39 0733509112
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Mostra permanente delle Attrezzature per il Vino Cotto
    Il percorso museale è costituito da una serie di installazioni e strumenti multimediali che proiettano il visitatore in atmosfere caratteristiche della società del passato. La visita inizia con la sezione dedicata al vino cotto, un prodotto tipico del luogo, realizzato attraverso un lento processo di bollitura e aromatizzato con mele cotogne. Tra gli strumenti e gli oggetti esposti si segnalano canestre di vimini e canne, cassette di legno, il torchio e alcuni attrezzi più specifici quali la “fornacchiola” e la “schiumarola”.

    Per info e orari visita il sito del Museo
  • Museo delle due guerre mondiali
    +39 0733509112
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Museo delle due guerre mondiali
    l museo è stato allestito allo scopo di porre il visitatore di fronte agli orrori compiuti nel corso dei due grandi eventi bellici del XX secolo, affinché venga stimolata una coscienza critica nei confronti dei conflitti armati tra popoli. All'interno del museo, inserito nella suggestiva cornice architettonica degli ex granai del castello Brunforte (XII sec.), hanno trovato la loro naturale collocazione quattordici manichini, di cui uno a cavallo, con uniformi complete ed originali, di notevole valore storico. Sono stati inoltre ricostruiti una trincea, una postazione mitragliatrice e un reticolato italiano a gabbione, quest'ultimo unico in Italia, per riprodurre la realtà della vita al fronte. Completa l'allestimento un vasto repertorio di materiale iconografico, con immagini toccanti che rappresentano la memoria storica del primo conflitto mondiale.

    Per info e orari visita il sito del Museo
  • Museo interattivo della tradizione locale
    +39 0733509112
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Museo interattivo della tradizione locale
    Il Museo interattivo della tradizione locale ha la missione di conservare e tramandare le tradizioni che costituiscono il patrimonio storico-culturale di Loro Piceno, attraverso una modalità interattiva. La strumentazione multimediale utilizzata per parlare di cose antiche è di stimolo per i visitatori e consente di avvicinarsi con maggior interesse alle tradizioni che hanno plasmato l'identità culturale del territorio. In particolare vengono ricordate le tradizioni loresi, i personaggi locali, la banda musicale, le manifestazioni sacre e profane, i paesaggi e le pratiche agricole, così da favorire il senso di appartenenza alla comunità.
    La finalità prioritaria del museo è infatti quella di promuovere il dialogo tra le generazioni, tramite un contatto diretto tra i portatori della tradizione e i visitatori, specialmente i più giovani.

    Per info e orari visita il sito del Museo