Indietro Petriano: dove il benessere è l'incontro felice con arte e natura

Petriano: dove il benessere è l'incontro felice con arte e natura

Un'oasi di relax nel cuore del Montefeltro

Immerse nelle incontaminate colline del Montefeltro, in provincia di Pesaro Urbino, le terme di Raffaello, a Petriano, sono il luogo dove il benessere incontra l’arte e la natura. Lasciarsi abbandonare al relax cullati dalle acque minerali (verificare apertura allo 0721355111) e poi alloggiare tra le comodità di una delle strutture del posto, vi darà l’energia per esplorare quanto di bello offre la zona di Colli al Metauro.

A Saltara ci sono l’imponente scalinata e la Chiesa del Gonfalone, che sotto un bel soffitto a cassettoni conserva una tela della scuola del Perugino. Per le famiglie, da non perdere è il Museo della Scienza nella settecentesca villa del Balì, arricchito dal planetario e dall’osservatorio astronomico, adatto ai bambini.

Altre bellezze si trovano a Serraungarina, nella frazioncina di Bargni, con la cinquecentesca Chiesa di S. Apollonia, e poi c’è la Torre civica di Montemaggiore, prima di fare rotta verso Fano, cenare con la specialità locale, il Brodetto, e passeggiare sul mare fino alla statua del Lisippo.
Per un’alternativa alla spiaggia, il centro storico è ricco di sorprese tra cui l’ex Chiesa di S. Francesco, la Rocca, il Teatro della Fortuna, il Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, mentre nella vicina Cartoceto si può gustare l’Olio Extravergine DOP. Da non perdere a Pergola i Bronzi dorati da Cartoceto di Pergola, un gruppo statuario equestre romano composto da due cavalieri, due cavalli e due donne in piedi; rappresentano l'unico gruppo scultoreo in bronzo dorato di provenienza archeologica rimastoci dell'epoca romana.

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Livello di difficoltà: media
Target: Benessere
Stagionalità: Estate

Le tappe dell'itinerario

  • Petriano
    0722.52130
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Petriano

    Petriano, piccolo centro collinare della provincia di Pesaro e Urbino, deve il suo nome (prae tres amnes=sopra tre fiumi) a tre corsi d'acqua che scorrono sul suo territorio: l'Apsa che scende da Urbino, il Tagliatesta, che arriva dalle Cesane passando per Palazzo del Piano, ed il Razzo che segna i limiti settentrionali del territorio comunale.

    Meritano una visita: la Chiesa di San Martino, la più antica del paese, nominata in un documento del 1069; la Chiesa di Santa Maria in Calafria, risalente al XIII secolo; l'Oratorio della SS. Concezione; la Chiesa di San Gallo; la Chiesa di San Giovanni Battista di Riceci, il cui disegno della facciata in cotto ricorda certe opere realizzate in quel periodo a Urbino dall’architetto Giuseppe Tosi; l'Edicola della Madonna dei Sodi, dove viene venerata la copia ceramica dell’immagine della Madonna dei Sodi, oggetto di devozione popolare.
    A Petriano si trovano le Terme di Raffaello, dove dalla fonte La Valle sgorgano acque con altissime concentrazioni di minerali, zolfo e bicarbonato. Convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale, offrono numerosi trattamenti terapeutici, quali inalazioni, insufflazioni, bagni, fanghi, massaggi e idromassaggi. La piscina termale è formata da una vasca principale la cui temperatura è di 32 gradi e da due percorsi vascolari a temperature differenziate; è ideale per svolgere attività quali acquagym e ginnastica dolce.

  • Colli al Metauro
    0721 892901
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Colli al Metauro
    Colli al Metauro è un comune con più di 12.000 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino, istituito il 1º gennaio 2017 a seguito della fusione dei comuni di Montemaggiore al Metauro, Saltara e Serrungarina

    Saltara conserva l’originario aspetto medievale, con l’antica cerchia muraria del castello. Nei pressi dell'abitato sorge l'elegante chiesa-santuario della Madonna della Villa, che conserva un pregevole organo d'epoca recentemente restaurato. Più a ovest si erge invece la monumentale chiesa di S.Francesco in Rovereto (sec. XV) con annesso convento oggi utilizzato per ritiri spirituali e incontri culturali. La Chiesa del Gonfalone, riaperta nel 2014,  tardo barocca, con stucchi e un soffitto dipinto ad imitazione di quelli a cassettoni di legno intagliato, custodisce una grande tela raffigurante la Deposizione della Croce, dell'inizio del '500 e riferibile alla bottega del Perugino. Nel lontano 1927 in località Calcinelli, un fondo agricolo regalava dei frammenti di mosaico di epoca romana. Forse un edificio di prestigio si nascondeva sotto i solchi dell'aratro e oggi dopo quasi un secolo, all'interno dei locali della sacrestia dell'ex chiesa del Gonfalone di Saltara, hanno trovato collocazione 3 frammenti musivi. Su un ampio terrazzo collinare posto a settentrione sorge la cosiddetta Villa del Balì, vasta residenza di campagna fatta costruire dalla famiglia patrizia fanese dei Negusanti (sec. XVI) e successivamente acquistata dai conti Marcolini che disponevano del titolo ereditario di Balì dell'ordine militare cavalleresco di S.Stefano. Attualmente ospita il Museo del Balì, un museo della scienza interattivo, che dispone di un planetario, di un osservatorio e di aule didattiche. Degni di nota sono poi i mercati coperti, le chiese del Gonfalone e della Fonte, la scalinata di Piazza Garibaldi e le arcate.

    Serrungarina sorge sulla sommità di un colle; all'interno della cinta murata del castello, là dove sorgeva la rocca, al termine di una caratteristica gradinata, si trova oggi la chiesa parrocchiale di S.Antonio abate, fatta costruire nel 1665 e riedificata nel 1867. Poco lontano da Serrungarina si trovano anche gli antichi castelli di Bargni e Pozzuolo. Prodotto tipico di Serrangarina è la pera angelica.

    Montemaggiore al Metauro è un antico castello che domina, da un prominente colle boscoso, l'intera sponda destra della bassa valle del Metauro. Antico abitato di origine altomedievale, già possedimento dell'antica abbazia benedettina fanese di San Paterniano, Montemaggiore costituì uno dei baluardi difensivi del territorio costiero malatestiano contro le incursioni provenienti dall'entroterra feltresco, fino a quando nel 1462 Federico da Montefeltro non lo espugnò sottraendolo a Sigismondo Malatesta. Nel 1944 è stato teatro dello scontro armato fra le truppe tedesche in ritirata e quelle alleate lungo la cosiddetta linea gotica. Presso l'ex Chiesa di Santa Maria del Soccorso è possibile visitare il Museo storico del fiume Metauro "Winston Churchill"; al suo interno sono custoditi numerosi reperti storici della seconda guerra mondiale, come diari, armi belliche, divise, spille, modellini bellici, documenti ufficiali e cimeli. Il museo vuole ricordare la mattina del 25 agosto 1944, quando Winston Churchill, in veste di primo ministro inglese, assieme al generale Alexander (comandante del VIII corpo di armata inglese), salì al castello di Montemaggiore al Metauro per osservare le truppe schierate nella valle.

    Tra gli appuntamenti di Colli al Metauro si ricorda l'annulale mercatino natalizio "Seguendo la cometa".


  • Fano
    0721.887 314/617/312
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Fano

    Fano è una nota località balneare nel nord delle Marche, famosa per il suo Carnevale, il più antico d'Italia, che si festeggia con carri allegorici, maschere e costumi. Tra gli elementi tipici che caratterizzano il Carnevale di Fano vi sono: il getto, ovvero il lancio di quintali di dolciumi dai carri allegorici, la Musica Arabita, un gruppo di musicisti che oltre ai normali strumenti utilizza oggetti di vario genere per produrre la musica, e le sfilate dei carri, imponenti costruzioni di cartapesta e gommapiuma alte sino a 16 metri e che percorrono circa 2 km. 

    OFFERTA TURISTICA BALNEARE
    Il litorale si suddivide in Lido e Sassonia (Fano Nord, Sassonia Nord e Torrette sono Spiagge Bandiere Blu 2019)entrambi con coste basse, la prima è sabbiosa, mentre la seconda ghiaiosa. Lido e Sassonia sono spiagge a misura di bambino, grazie anche alla presenza di gonfiabili e alle numerose attività che vengono organizzate sul lungomare. La costa meridionale si suddivide, invece, in Torrette (Bandiera Blu 2019), Ponte Sasso e Metaurilia, quest'ultima fondata dopo un'opera di bonifica del territorio nel 1938.
    Svariati sono i campeggi che si trovano lungo la Statale Adriatica da Fano a Marotta di Mondolfo. 

    Sul lungomare è in funzione la lunga pista ciclabile della costa adriatica, che collega Fano a Pesaro per dodici chilometri.
    A Fano è presente un importante porto peschereccio, inoltre, gli amanti del turismo nautico possono contare sull'attrezzato porto turistico di Marina dei Cesari, una darsena moderna e funzionale dove ormeggiano numerose imbarcazioni.

    COSA VISITARE
    Nel centro storico l’attrazione di maggiore interesse è il monumentale Arco di Augusto, da sempre simbolo della città di Fano e porta dell’antica Via Flaminia: costruito sul punto in cui la via Flaminia s'innesta nel decumano massimo della città, il monumento si data, tramite l'iscrizione del fregio, al 9 d.C.

    Altri siti da non perdere sono la cinquecentesca Fontana della Fortuna e l'ottocentesco Teatro della Fortuna, con sala a ferro di cavallo, tre ordini di palchi, loggione a balconata e capace di 595 posti. Di grande rilievo anche la Rocca Malatestiana, delimitata da cortine scarpate con robusti torrioni angolari ma ormai priva del suo mastio; la Corte Malatestiana, sede del Museo Civico e della Pinacoteca, che vanta tra le altre, opere del Domenichino, Guido Reni, Guercino, Giovanni Francesco Guerrieri, Mattia Preti; la Cattedrale, che conserva un pulpito e la barocca Cappella Nolfi del XVII secolo; la Chiesa di Santa Maria Nuova; la Chiesa barocca di San Pietro in Valle; la Chiesa di Sant’Agostino e le Tombe dei Malatesta, un vero e proprio capolavoro di arte neogotica, ospitate nel sottoportico della Chiesa di San Francesco.

    Da visitare, nei dintorni della città, il caratteristico Eremo camaldolese di Monte Giove.

    TIPICITÀ ED EVENTI
    Tra le specialità gastronomiche da non perdere è il brodetto alla fanese, piatto tipico della cucina marinara dell’Adriatico.
    Famosa è la Moretta fanese, drink a base di caffè, rum, anice e cognac, che ebbe origine tra i marinai e pescatori del porto, che prendevano bevande corrette e molto calde per scaldarsi e rinvigorirsi prima di andare in mare.

    Oltre al Carnevale, gli eventi di maggior rilievo che hanno luogo a Fano nel corso dell’anno sono la Fiera Mercato dell’Antiquariato, che tradizionalmente si svolge la seconda domenica di ogni mese e il sabato precedente, Fano Jazz by the sea (luglio), Fano dei Cesari, rievocazione storica della Fano romana (luglio) e il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce (settembre).

  • Cartoceto
    0721.898123 (Comune); 0721.898
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Cartoceto

    Le sue origini risalgono a tempi lontanissimi, ne fanno fede alcuni ritrovamenti, tra cui un’iscrizione romana del 79 a.C. trovata presso l’antica Pieve, che avvallerebbero l’ipotesi per la quale Cartoceto fu fondato da un gruppo di Cartaginesi scampato alla battaglia del Metauro durante la seconda guerra Punica (218-201 a.C.); di qui il nome Cartoceto.
    I rari documenti ci dicono che, sin dal XII secolo, Cartoceto era un luogo fortificato e circondato da mura ed era uno dei capisaldi difensivi del territorio di Fano. Certo è che la Rocca e le sue mura furono completamente distrutte il 13 luglio 1572 da un violento terremoto. 
    Nel centro storico di Cartoceto suggestiva è piazza Garibaldi, ex piazza del mercato, in cui spicca Palazzo del Popolo, di origine trecentesca, sormontato dalla piccola torre dell'orologio. Sempre nel palazzo si apre un arco, antico ingresso al castello un tempo provvisto di ponte levatoio; l'abitato conserva l'originale planimetria a spina di pesce con stretti vicoli e gradinate lungo i pendii del colle.
    Da notare, all'interno delle mura, l'ottocentesco palazzo Marcolini e piazzale Marconi che offre un suggestivo panorama; gli abitanti chiamano questa piazzetta "La Turchia" perché da qui un tempo i cartocetani avvistavano gli sbarchi dei pirati saraceni. Sempre in piazzale Marconi sorge il Teatro del Trionfo; realizzato tra il 1725-30 in un antico frantoio per le olive. L'attuale disposizione risale al 1801, con sala a tre ordini di palchi; è ancora conservato un sipario dipinto dell'Ottocento ed un corredo scenico.
    Tra i siti di architettura religiosa degni di nota sono la Collegiata di Santa Maria della Misericordia, il convento dei Padri Agostiniani, la chiesa di Santa Maria del Soccorso e la pieve dei Santi Pietro e Paolo.
    A giugno si svolge Cartoceto con Gusto e Tradizione che celebra i famosi vincisgrassi, festa nata nel 1963 per celebrare questo gustoso piatto della tradizione marchigiana; a novembre si tiene Cartoceto DOP il festival - Mostra Mercato dell'Olio e dell'Oliva, manifestazione di rilevanza nazionale nata nel 1977 per promuovere il pregiato olio DOP Cartoceto. Cartoceto rientra nell'Associazione Nazionale Città dell'Olio, essendo tra i trenta soci fondatori.

    PRO LOCO CARTOCETO
    Piazza Garibaldi, 1 – 61030 Cartoceto (PU)
    Tel: 0721.898437 – 371.1190789
    E-mail Pro Loco: prolococartoceto@virgilio.it
    E-mail Punto IAT:  cartocetopuntoiat@gmail.com

  • Pergola
    0721 7373274 (Servizio Cultura
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Pergola

    Pergola, posta lungo l'alta valle del fiume Cesano su un ampio terrazzo alla confluenza con il Cinisco, è un piccolo comune ma ricchissimo di arte che dista circa 50 da Fano.

    A testimonianza del suo antico glorioso passato restano i famosi Bronzi Dorati da Cartoceto di Pergola di età giulio-claudia (tra il 23 e il 29 a.C,.) o addirittura cesariana (30-50 a.C.), rinvenuti solo nel 1946. Sull'identificazione dei quattro personaggi (due maschili a cavallo e due femminili) del gruppo sono state avanzate diverse ipotesi e fatte molto ricerche, così come sull'epoca di realizzazione, sulla provenienza e sul motivo della frantumazione delle statue (damnatio memoriae, furto o bottino di guerra). Il complesso costituisce uno dei pochissimi grandi gruppi scultorei equestri in bronzo dorato dell’antichità romana giunti fino a noi e, dopo un lungo e complesso lavoro di ricomposizione e restauro, realizzato con tecniche e materiali d'avanguardia presso il Centro di Restauro di Firenze, sono ora ospitati nel Museo dei Bronzi Dorati, che ha sede nell'ex convento di San Giacomo. La struttura museale ospita anche una pinacoteca con quadri e opere lignee, una sezione numismatica, una sezione romana e una sezione di arte contemporanea con opere grafiche del maestro e concittadino Walter Valentini.

    Pergola è inoltre conosciuta come la città dalle cento chiese, ricche di preziose opere d’arte, che sono testimonianza dell’importante ruolo economico, politico e religioso svolto dalla cittadina nel corso dei secoli. Una delle più antiche è la chiesa gotica di San Giacomo (sec. XIII), rinnovata insieme all'ex convento delle agostiniane, oggi sede del Centro Operativo Museale.
    Da visitare è anche la chiesa di San Francesco, con bel portale trecentesco ad arco acuto. Il Duomo, già chiesa degli agostiniani, ha un interno tardo barocco e una facciata ottocentesca, come barocchi sono gli interni di altre chiese: da Santa Maria Assunta alla chiesa dei Re Magi, da Sant'Andrea alla settecentesca chiesa delle Tinte, a croce greca con elegante cupola ottagonale. Fra gli edifici di architettura civile spicca il Palazzo Comunale, costruito su progetto del riminese Gianfrancesco Buonamici dopo il 1750.

    Meritano di essere menzionati anche l'antico Palazzo Ducale, quello dei Malatesta, poi Ginevri-Latoni e il settecentesco Teatro Angelo Dal Foco, recentemente recuperato dopo anni di abbandono. Altri bei palazzi privati sono quelli dei conti Mattei-Baldini, dei Badalucchi, dei Guazzugli-Gabrielli, dei Caverni, dei Giannini (oggi Buschi), dei Ruffini e dei Cini (oggi Giannini).

    Tra  i prodotti  enogastronomici si ricordano i vini di qualità di Pergola, tra i quali la Vernaccia Rossa o Vernaculum di Pergola, il vino DOC Sangiovese dei Colli Pesaresi, il Moscatello, il Vinsanto ed il Visner (noto anche come visciolata o vino di visciole).

    Altro pregiato prodotto di Pergola è il tartufo, a cui viene dedicata in autunno una Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola e dei Prodotti Tipici.