Indietro Pedalare sulle colline coperte di vigneti nei dintorni di Monteprandone

Pedalare sulle colline coperte di vigneti nei dintorni di Monteprandone

Perdersi tra verdeggianti viali alberati e vigne profumate
Disteso su un colle a 280 metri d’altezza sorge Monteprandone, terra natia di S. Giacomo della Marca, protettore dei bambini. Nascosto tra il verde dei pini del centro storico, il Palazzo del municipio custodisce il Museo dei Codici autografi che contiene l’antica biblioteca di S. Giacomo, mentre a 1 km dalle mura, luogo di forte spiritualità è il Convento di S. Maria delle Grazie

All’interno, oltre a cimeli del Santo si possono ammirare una Madonna con bambino di arte toscana e un crocifisso di Cola D’Amatrice. Attraversando le colline ricche di cantine e vigneti, dove gustare un bicchiere di Bianco Falerio dei Colli Ascolani Doc, si raggiunge il Quercus Park di Ripatransone (prenotare 24 h prima al 3287734064). Ubicato all'interno di un bosco di querce, farà divertire i più piccoli tra carrucole, liane e ponti di legno. 

Gli appassionati di cultura potranno perdersi tra il Museo Bonomi Gera, il Museo Archeologico e il Museo della civiltà contadina, mentre per gli sportivi c’è un lungo percorso ciclabile (www.marcheourdoor.it) fino a Cossignano, dove ammirare la Porta di S. Giorgio e gli affreschi della Chiesa dell’Annunziata. I più allenati possono pedalare fino a Castignano, famoso per la coltivazione dell’anice verde e la millenaria presenza dei Templari, testimoniata dalla formella dell’Ordine dei Cavalieri sul portale della Chiesa di S. Maria del Borgo.

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Livello di difficoltà: media
Target: Trekking
Stagionalità: Estate

Le tappe dell'itinerario

  • Monteprandone
    0735.71091
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Monteprandone
    Monteprandone è ubicata nel subappennino marchigiano, alla sinistra della bassa valle del fiume Tronto e all'estremità sud-orientale della provincia di Ascoli Piceno. Il toponimo è composto dal termine monte e dal nome di persona d'origine germanica Prando, Prandonis, che la tradizione identifica con un Prandone o Brandone, guerriero al seguito di Carlo Magno.
    È ancora intatta parte della cinta muraria dei secoli XIV-XV, che conserva la porta medievale di Borgo da Monte. Tra gli edifici religiosi spicca, nei dintorni dell'abitato, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il complesso del convento francescano, che fu eretto nel 1449 da San Giacomo della Marca, il più illustre figlio di questa terra, le cui spoglie sono conservate in questa chiesa. Nel chiostro del convento è allestito il Museo del Santuario di San Giacomo della Marca, che raccoglie in prevalenza oggetti legati alla figura del santo, oltre al suo calice, ai suoi abiti, a sigilli e manoscritti, un trittico in avorio degli inizi del secolo XV, uno splendido busto reliquiario di San Giacomo in legno scolpito, dorato e dipinto, opera di impressionante realismo eseguita a Napoli tra il 1612 e il 1615, una Via Crucis del primo Settecento proveniente dalla chiesa francescana ed oggetti di fabbricazione cinese, importati da missionari francescani agli inizi del secolo XX. Da visitare è anche la Chiesa di San Nicola di Bari, che custodisce un crocifisso ligneo trecentesco e un organo a canne realizzato su disegno del perugino Angelo Morettini nel 1839, uno dei primi organi moderni racchiuso in una cassa di risonanza in legno ad uno scomparto.

  • Ripatransone
    0735.9171 (comune); 0735.99329
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Ripatransone

    Alta sul colle tra le valli del torrente Menocchia e del fiume Tesino, Ripatransone sorge in una posizione panoramica tanto bella da meritarsi il titolo di "belvedere del Piceno". Aderisce all'Associazione Nazionale Città dell'Olio e Città del miele e vanta la Bandiera Arancione. L'attrazione più nota è il Vicolo più stretto d'Italia, così piccolino da non avere nemmeno un nome: si tratta di una viuzza che rispetta tutti i canoni per essere considerata un vicolo (pavimentata, percorribile e con almeno una finestra o una porta che vi si affacci) ma che è larga solo 43 cm! 
    Costruita e più volte rinforzata tra il XII e il XVI secolo, la cortina muraria di Ripatransone è una delle più ricche e articolate delle Marche. La lunghezza del suo perimetro è di 2.418 m. e include: il complesso delle Fonti, Porta Cuprense, Porta San Domenico, Porta d'Agello, Porta di Monte Antico, Torrioni con merlatura ghibellina. Il centro storico vanta edifici di epoca medievale, rinascimentale e barocca.

    All'interno del borgo, corso Vittorio Emanuele II e le piazze che su di esso si raccordano si caratterizzano per la presenza di significativi monumenti. La Cattedrale, innalzata nel 1597 ma completata nel 1623, cui furono aggiunti nel 1902 la torre campanaria con sulla cima una statua del redentore in rame dorato, alta 7 metri. Al suo interno ritroviamo custodite statue e tele seicentesche e due santuari a sé stanti: la Cappella della Madonna di San Giovanni e la Cripta della Misericordia e della Morte. Il Palazzo Comunale, fu costruito nel XIII secolo e rimaneggiato più volte fra Cinquecento e Ottocento: nel paramento murario esterno gli archi della quattrocentesca Loggia degli Anziani sono visibili due affreschi di Giacomo da Campli, la Madonna del Latte e la Maddalena.

    Il trecentesco Palazzo del Podestà, uno dei palazzo pubblici meglio conservati delle Marche, dove è stato ricavato, nel 1824, il Teatro Comunale Mercantini, che presenta la tipica pianta a ferro di cavallo e un plafone, decorato con motivi floreali e medaglioni con i ritratti di Rossini,  Verdi, Alfieri, Bellini, Goldoni e Metastasio.Particolarmente interessanti sono: il Museo Civico, ospitato nel Palazzo Bonomi-Gera che si compone di cinque raccolte: la pinacoteca, con un ricco patrimonio di opere importanti di Vittore Crivelli e di Vincenzo Pagani; la Gipsoteca Uno Gera; il museo storico etnografico; il Museo storico risorgimentale Luigi Mercantini e una galleria d'arte contemporanea. Da visitare inoltre il Museo archeologico, che conserva numerosi reperti preistorici, piceni e romani, provenienti dal territorio comunale e dell'antico Ager Cuprensis; il Museo della Civiltà Contadina e Artigiana, che documenta la tradizione rurale del paese, e il Museo del vasaio, annesso a un laboratorio di produzione, con oltre ottocento manufatti in terracotta fra cui i tipici fischietti chiamati cuchi.

    Nel territorio di Ripatransone si producono olio extra vergine di oliva e vini DOC, quali il Falerio dei Colli Ascolani e il Rosso Piceno Superiore. Da gustare è il ciavarro, zuppa di legumi e cereali con condimento piccante. Le manifestazioni più importanti che hanno luogo nel corso dell'anno sono: il Cavallo di Fuoco, una rievocazione storica che si tiene ogni anno nel giorno dell'Ottava di Pasqua e la Festa della Maddalena, patrona della città, che si svolge a luglio con iniziative religiose e civili.
  • Ripatransone - Quercus Park
    353 4527439
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Ripatransone - RIPAdventure

    Il Quercus Park " la Selva dei Frati" è un  Parco Acrobatico Forestale  che si trova a ridosso delle mura antiche di Ripatransone, all'ingresso del paese, proprio di fronte al Teatro Delle Fonti.  E' realizzato all'interno di un bosco di querce ricco di sottobosco e questo lo rende particolarmente selvaggio. Propone attrazioni sugli alberi per bambini, ragazzi e adulti, quali tirolesi, ponti tibetani e trapper oscillanti. Dispone di 50 attrezzi suddivisi in 7 percorsi, di cui 2 per bambini e 5 per ragazzi e adulti, con i quali gli ospiti possono divertirsi in totale sicurezza. Tali percorsi sono di difficoltà crescente e bisogna seguire l'ordine dal più facile al più difficile; inoltre è obbligatorio un briefing iniziale con gli istruttori certificati che accompagnano poi i visitatori durante la visita. E’ il luogo ideale per gite di famiglia e di gruppo, compleanni, feste di addio al nubilato e celibato, scuole, centri estivi, gruppi aziendali.

     

  • Cossignano
    0735.98130
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Cossignano

    Il territorio di Cossignano occupa l’area collinare della dorsale fra le sorgenti del torrente Menocchia e del fiume Tesino. Nel centro storico, a pianta approssimativamente ovoidale di circa 180×90 metri, nettamente delimitato dalla cinta murari e le cui parti più antiche risalgono alla fine del XIII secolo, sorge il Palazzo Comunale, che contiene un quadro di grandi dimensioni raffigurante San Giorgio sceso da cavallo fra Sant'Antonio Abate e Sant'Antonio da Padova.
    Tra gli edifici di architettura religiosa ricordiamo la chiesa di Santa Maria Assunta, che funge da Museo civico di arte sacra. Esso contiene diversi dipinti del 1600, tra cui di particolare pregio sono sono quelli di scuola crivellesca e la pala d’altare, dipinta a olio su tavola, raffigurante S. Antonio Abate in trono, S. Antonio da Padova e S. Giobbe (m 2,25 × 1,70), opera di Vincenzo Pagani (1490 circa-1568); in una teca è inoltre conservato un prezioso reliquario contenente resti di moltissimi santi, un pezzo di croce molto antica, probabilmente medievale, ma che si dice provenire proprio dalla croce di Cristo. Questi due preziosi oggetti sono un dono di Niccolò IV.
    L'Antiquarium Comunale "Niccola Pansoni" raccoglie i reperti di scavi effettuati in contrada Fiorano.

    Fra le caratteristiche più notevoli del territorio possono annoverarsi sicuramente i calanchi.
    A Cossignano vengono prodotti pregiati vini DOC e DOCG biologici e olio extravergine d’oliva riconosciuti a livello internazionale.
    Gli eventi più importanti che hanno luogo a Cossignano nel corso dell'anno sono la Festa patronale di San Giorgio (aprile), la sagra del pesce fritto all'ascolana (luglio e agosto) e il Medioevo Festival (luglio e agosto).

    Il centro storico, i monumenti e i musei del Comune sono parzialmente fruibili. Per informazioni scrivere al Numero Verde del Turismo della Regione Marche (numeroverde.turismo@regione.marche.it) o contattare i telefoni indicati sotto.

  • Castignano
    0736.821432
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Castignano
    Costruito sul più alto di cinque colli gemelli che sorgono tra l'alta valle del Tesino e la testata del torrente Chifenti, circondato da suggestivi calanchi scoscesi, Castignano appare con il suo profilo inconfondibile: un paese a forma di piramide, sostenuto da un colossale muraglione, dominato da una torre romanica dalla cuspide svettante.
    Dalla piazza in cima al paese si gode di un magnifico panorama che spazia dal Conero ai Sibillini, al Gran Sasso, alla Maiella, fino al mare.

    Castignano fu un presidio farfense nel periodo medievale ed è considerato uno dei centri più particolari e pittoreschi del Piceno avendo mantenuto quasi invariate le peculiarità dell’ambiente medievale.

    La più antica testimonianza del suo passato è la “Stele di Castignano”, rinvenuta nel suo territorio. Essa riporta un' iscrizione picena datata VI sec. a.C., la quale costituisce uno dei pezzi più pregiati del Museo Archeologico di Ascoli Piceno, dove è conservata.

    Il centro storico con le sue chiese romaniche, le case medioevali e rinascimentali le une addossate alle altre in un dedalo di vicoli stretti e tortuosi, si presenta come un museo all'aperto. Quasi fuori dal tempo, conserva intatti i colori ed i sapori del passato, le storie di monache e frati, di soldati e tiranni, di invasori e lotte eroiche, di artisti, di artigiani, ma soprattutto dei Templari. I Templari hanno operato a Castignano per moltissimi anni poiché il paese fu punto nodale di transito di pellegrini che da Roma si muovevano verso i porti di imbarco per la Terra Santa. Essi eressero la Chiesa di Santa Maria del Borgo nel XII secolo che presenta, ancora oggi, la formella con il TAU al di sopra dell'arco di un portale. Tale simbolo della croce, in uso nel Medioevo, fu assunto dal loro potente Ordine Militare. Ad essi è dedicato il festival Templaria, che si svolge nel mese di agosto.

    Tra i musei, si segnala il Museo Sistino di Arte Sacra presso la Chiesa di San Pietro Apostolo, in cui sono di particolare interesse l’affascinante e complesso affresco del Giudizio Universale, dipinto nel Quattrocento, con la descrizione della vita nell’Aldilà. La Cripta dell’Addolorata, situata nella chiesa, risale probabilmente al periodo farfense e sulle sue pareti ci sono tracce di affreschi attribuiti a Vincenzo Pagani e Vittore Crivelli. Nel Museo Diocesano Intercomunale di Arte Sacra allestito all’interno della sagrestia, è possibile ammirare una delle opere più preziose: il Reliquiario – Ostensorio della Croce Santa d’argento dorato, opera di oreficeria del periodo tardo-gotico, lavorato a cesello, commissionato nel 1488 dai padri Conventuali all’orafo ascolano Pietro Vannini.

    Anche la chiesa di Sant’Egidio conserva diverse opere interessanti, tra cui “ La Madonna del Rosario” attribuita a Simone De Magistris. Inoltre, sorprenderà il visitatore il Polo Museale di Arte sacra e delle Icone, la cui prima sezione è suddivisa in sala degli Argenti, due sale di Quadreria e una sala dei Legni mentre la seconda  conserva ben 80 rari e preziosi  manufatti bizantini.

    A 7 km da Castignano, ai piedi del Monte Ascensione, si trova la frazione di Ripaberarda. E' caratterizzata da mura del XV- XVI secolo, da una suggestiva torre campanaria alta 52 metri, realizzata in stile romanico- rinascimentale nel 1518.

    Castignano è un importante centro di produzione di vini tipici marchigiani, prodotti dalle locali cantine private e dalla Cantina Sociale come: il “Rosso Piceno”, il “Falerio dei colli ascolani”, “Templaria”, il “Gramelot”, l’ ”Acquavite di Uva”, l’ “Anice”, il “Mistrà”, “Spumanti” ed altri ancora.

    Di antiche origini è il tradizionale Carnevale di Castignano, che fa parte, come pochi, del Carnevale Storico del Piceno. Di particolare suggestione è la sfilata dei Moccoli, che mette fine al Carnevale.

    Il centro storico, i monumenti e i musei del Comune sono parzialmente fruibili. Per informazioni scrivere al Numero Verde del Turismo della Regione Marche (numeroverde.turismo@regione.marche.it) o contattare i telefoni indicati sotto.