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Montelparo

Montelparo si trova sulla sommità d'un colle che svetta sulla valle dell'Aso, a metà strada tra i Monti Sibillini e il Mare Adriatico. I reperti storici più antichi dell'area sono relativi ad insediamenti piceni dell'VIII secolo a.C., seguiti dai reperti di una necropoli romana di contrada Celestrana. Il nome del paese sembra derivare da quello di Elprando o Eliprando, un condottiero longobardo che nell'alto medioevo costruì un castello con una prima cerchia muraria tra il VII e l'XI secolo.
Il centro storico mostra lo sviluppo del paese sulle tre cerchie murarie con quattro porte ciascuna. Evidenti sono i resti dei bastioni di difesa che sembrano privilegiare un disegno ripetutamente cilindrico. Il più conservato, quasi intatto, è presso il Municipio (secc. XIV-XV) ed è rappresentato dalla torre civica. Da non perdere a Montelparo: la Chiesa di Sant'Agostino con l'annesso convento e la Chiesa di San Gregorio Magno risalente al 1615. Molto interessante è il Museo di Arte Sacra, allestito presso il Palazzo Agostiniano, che  comprende alcuni oggetti sacri provenienti dall'ex Convento di Sant'Agostino, tra cui un crocifisso di madreperla intarsiato (XVIII sec.), una serie di piviali e alcuni antifonari miniati del '500, '600 e '700. Il Palazzo ospita anche la Mostra permanente "Gli antichi mestieri ambulanti", costituita da oltre quaranta biciclette, tutte perfettamente funzionanti, che sono state realizzate o trasformate agli inizi del Novecento per essere utilizzate come veri e propri strumenti per attività lavorative ambulanti. 

I piatti della tradizione culinaria sono: il baccalà o coppu che, secondo alcune fonti storiche, veniva cucinato già nei primi anni del '700 per festeggiare la ricorrenza di Sant’Antonio e la polenta con salsiccia servita sulla tradizionale spianatora, la tavoletta in legno usata in passato in ogni casa, e cucinata secondo la ricetta di una volta.

Il centro storico, i monumenti e i musei del Comune sono parzialmente fruibili. Per informazioni scrivere al Numero Verde del Turismo della Regione Marche (numeroverde.turismo@regione.marche.it) o contattare i telefoni indicati sotto.

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Cosa vedere a Montelparo