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Montelabbate

Montelabbate si estende nella parte terminale della vallata del fiume Foglia, a 10 km dalla costa adriatica e dalla città di Pesaro. Il suo territorio, dell'ampiezza di 20 km² e diviso in due da una propaggine appartenente al comune di Vallefoglia, presenta un carattere morfologicamente diversificato: il tratto pianeggiante della vallata del Foglia, fortemente segnato dall'edilizia industriale, cede velocemente il passo ai rilievi collinari che lo delimitano a nord e a sud. Il nome deriva dall'antico Monte dell'Abate, un castello già di proprietà dell'antica abbazia di San Tommaso in Foglia (sec.X). Nel 1540 il duca Guidubaldo II Della Rovere concesse il castello in feudo al pesarese Giangiacomo Leonardi, i cui eredi ne mantennero il possesso fino al 1804.
Il centro dell'attuale abitato si sviluppa su un'area che fin dal periodo medievale fu sede di uno dei più importanti mercati del pesarese: di qui il toponimo Borgo Mercato, introdotto per indicare questa parte dell'abitato, distinguendola da quella che, con l'edificazione del castello (XI secolo), si era andata sviluppando alla sommità del colle soprastante. 
Il corso principale è via Roma, già Borgo Mercato, che si apre con il nuovo municipio; accanto sorge lo storico palazzo comunale la cui mole, per la massiccia torre dell'orologio che s'innalza al centro della facciata, trova dimensioni corrispondenti soltanto nel prospiciente palazzo Marcucci (XIX secolo). Al centro dell'abitato sorge la Chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Quirico e Giulitta. Nel piccolo giardino pubblico retrostante il vecchio palazzo municipale si trova un grande dolio romano rinvenuto all'inizio del XVII secolo nel promontorio di Gabicce e in seguito acquisito dalla famiglia dei conti Leonardi Della Rovere.

Tra le produzioni tipiche di Montelabbate sono da segnalare le pesche, cui è dedicata la Sagra delle pesche, che si tiene a luglio.

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Cosa vedere a Montelabbate