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Maiolati - Colle Celeste

Il Parco sorge a pochi passi dal centro storico, su un’altura conosciuta in precedenza con il nome di Colle Bellavista, nella parte orientale di Maiolati Spontini. I Frati Camaldolesi dell’Eremo delle Grotte di Cupramontana avevano già notato la splendida posizione di questo colle, tanto che tra il 1600 e il 1700 vi avevano iniziato la costruzione del nuovo Eremo. Il Parco Colle Celeste prende il nome dalla moglie di Gaspare Spontini, Celeste Erard, alla quale il musicista lo ha dedicato: “Mia Consorte, che riverisce tutti distintamente, desidererebbe...molte piantagioni dappertutto il Colle..., giacché essa vorrebbe che non esistesse un palmo di terreno senza una infinità di piantagioni abbondantissime di tutte sorti, d’alberi, agrumi e fiori. Aguzzino il loro ingegno, signori Giardinieri, questa è la sua più viva brama”. Gaspare Spontini acquistò il terreno dove oggi è situato il Parco nel 1842-43 e i lavori per la sua realizzazione furono eseguiti a partire dal 1846 su progetto dell’architetto jesino Ciriaco Santini, dietro i suggerimenti della Signora Celeste Erard. Attualmente si accede al Parco mediante un cancello, dal quale un lungo viale alberato s’inoltra in un boschetto delimitato da una balconata che permette di godere di uno stupendo panorama che va dalla vallata del fiume Esino fino al Mar Adriatico. Il progetto comprendeva la realizzazione di un tempietto aperto a foggia greca con colonnato; dopo la morte di Spontini, la moglie aveva più volte manifestato il desiderio di iniziarne la costruzione al fine di collocare al suo interno la salma del musicista, ma nel 1858, ispirata da un monumento visto a Plombiéres, decise di erigere, al posto del tempio, una statua dedicata alla Vergine fatta provenire da Lione. L’immagine di Maria doveva proteggere tutti i paesi e Maiolati in particolare. La statua, che è alta 2,15 m senza piedistallo, fu inaugurata alla presenza di Celeste il 19 settembre 1858. Per l’occasione furono organizzate manifestazioni con tanto di programma pubblicato dal Comune: feste di chiesa, un concerto al Belvedere, fuochi pirotecnici e il volo di 300 globi aerostatici. Il parco rappresenta un esempio raro di parco pubblico all’inglese. Presso il Museo Spontini sono conservati alcuni disegni che illustrano il progetto dell’architetto per la realizzazione del tempietto, altri riportano la localizzazione delle piantagioni di alberi, siepi e fiori scelti dalla stessa Celeste. Il parco oggi viene utilizzato per manifestazioni, concerti, spettacoli teatrali e serate danzanti.

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