Indietro La Via Lauretana tra arte e fede

La Via Lauretana tra arte e fede

L'abbraccio di arte e fede di quel marmo bianco disegnato dal Bramante

Vero cuore mariano della cristianità”, come lo definì Papa Giovanni Paolo II, Loreto in provincia di Ancona, da sempre affascina i visitatori. La città sorge intorno al Santuario della Santa Casa di Nazareth che, protetta da un sontuoso rivestimento di marmo bianco disegnato dal Bramante, vi accoglierà tra le pareti in pietra risalenti all’epoca di Gesù, proiettandovi in un’atmosfera di pura contemplazione artistica e spirituale, proprio nell’anno del Giubileo Lauretano, il 2020, in cui si celebra il centenario della Madonna di Loreto patrona degli aviatori.

È con questo senso di pace che potrete ammirare le bellezze del Santuario tra cui le sacrestie di S. Giovanni e S. Marco affrescate da Luca Signorelli e Melozzo da Forlì, la Sala del Tesoro del Pomarancio, mentre nel palazzo apostolico che incornicia la Basilica visiterete il Museo Antico Tesoro dove, tra arazzi e maioliche, sono custodite nove tele di Lorenzo Lotto.

Potrete scegliere di passeggiare sui camminamenti di ronda intorno alla cupola, o percorrere i sentieri dei pellegrini sull’antica Via Lauretana fino alla basilica di S. Nicola da Tolentino, impreziosita dagli affreschi sovrastati dal soffitto a cassettoni lignei dorati, e al cinquecentesco Santuario di Macereto a Visso, immerso nella natura dei Monti Sibillini, prima di assaggiare una fetta di pecorino al limone nella frazione di Cupi.

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Livello di difficoltà: media
Target: Wedding
Stagionalità: Estate

Le tappe dell'itinerario

  • Loreto e la Santa Casa
    071.750561
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Loreto e la Santa Casa

    Loreto deve la sua fama al Santuario che è stato per secoli ed è ancora oggi uno dei luoghi di pellegrinaggio tra i più importanti del mondo cattolico.
    La città, circondata da una cinta muraria eretta a partire già dal XIV secolo come difesa, soprattutto dalle incursioni turche, si è sviluppata intorno alla nota Basilica che ospita la celebre reliquia della Santa Casa di Nazaret dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque e visse e dove ricevette l'annuncio della nascita miracolosa di Gesù. La Storia del Santuario inizia nel sec. XIII (10 dicembre 1294) con l'arrivo della casa abitata dalla famiglia della Vergine Maria a Nazaret. Questa preziosa reliquia fu portata in Italia dopo la caduta del regno dei crociati in Terra Santa. Gli studi recenti delle pietre e dei graffiti e di altri documenti, purificando la tradizione da elementi leggendari, confermano e attestano l'autenticità della Santa Casa.

    COSA VISITARE
    La Basilica è stata elevata fino al tamburo da Giuliano da Maiano e voltata nella calotta da Giuliano da Sangallo. Tra il 1610 e il 1615 fu affrescata dal Pomarancio. Deperiti quegli affreschi e staccate alcune loro porzioni, la cupola fu nuovamente dipinta da Cesare Maccari tra il 1895 e il 1907. L’edificio fu completato con la costruzione del campanile ad opera del Vanvitelli.
    Un ricco e sontuoso recinto marmoreo riveste la Santa Casa e fu progettato dal Bramante ma edificato dal Sansovino. Fra le cappelle e le sacrestie, sono notevoli: la Sacrestia di S. Giovanni o del Signorelli per gli affreschi di Luca Signorelli, e la Sacrestia di San Marco o del Melozzo per i meravigliosi affreschi di Melozzo da Forlì. La volta della Sala del Tesoro è decorata con affreschi raffiguranti scene della vita della Madonna, eseguite nel 1605-1610 dal Pomarancio.

    Il santuario di Loreto è un bellissimo esempio di basilica fortezza, caratterizzata da camminamenti di ronda, torrioni, corpi di guardia e sistemi difensivi piombanti. Il lato nord est di Piazza della Madonna è chiuso dal grandioso Palazzo Apostolico, che ospita il Museo dell’Antico Tesoro del santuario. Fra i vari oggetti d'arte spiccano le pregevoli tele di Lorenzo Lotto, la prestigiosa collezione di ceramiche rinascimentali e i dieci arazzi raffaelleschi. Al centro della piazza si staglia la mirabile Fontana Maggiore, capolavoro barocco di Carlo Maderno e Giovanni Fontana. Sul lato sinistro del sagrato si scorge il monumento a Papa Sisto V.

    L'Aeronautica Militare è profondamente legata alla città: attualmente Loreto è sede della Scuola Lingue Estere Aeronautica Militare; la Madonna di Loreto è stata infatti proclamata patrona dell’Aviazione da Papa Benedetto XV nel 1920.

    TIPICITÀ ED EVENTI
    Uno dei piatti tipici di Loreto è il coniglio in porchetta, a cui si accompagna il vino Rosso Conero DOC.

    La Rassegna Internazionale di Musica Sacra si svolge la settimana successiva alla Pasqua e vede la partecipazione delle più qualificate corali provenienti da tutto il mondo. La notte del 9 dicembre, in occasione della "Festa della Venuta", che ricorda il trasporto a Loreto della casa della Madonna, le campagne intorno a Loreto si accendono di fuochi e tutte le campane suonano a festa. Il giorno 10 dicembre la festa religiosa culmina con la celebrazione in Basilica del Solenne Pontificale.


  • Tolentino
    0737.9011
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Tolentino

    Tolentino, il cui centro storico è ancora oggi delimitato per lunghi tratti dalle mura duecentesche, conserva opere d'arte e monumenti di notevole valore. Città d’arte tra le più note e frequentate delle Marche, in posizione strategica nella valle del Chienti, fu municipium romano e precedentemente fu centro piceno, come raccontano le numerose necropoli rinvenute nella zona.

    La Basilica di San Nicola, la cui facciata è rivestita in travertino, è di grande interesse artistico; in particolare il portale, opera dello scultore fiorentino Nanni di Bartolo detto il Rosso, in cui si fondono mirabilmente elementi del gotico fiorito ad effetti spaziali tipici del primo Rinascimento. Il chiostro agostiniano risale alla prima metà del XIV secolo: esso rappresenta il più antico esempio di chiostro degli ordini mendicanti in Italia. Il luogo di maggior interesse artistico del complesso tolentinate è costituito dal "Cappellone di San Nicola": la sala è rinomata soprattutto per la sua decorazione pittorica, una delle più vaste e meglio conservate dei primi anni del Trecento, opera delle maestranze riminesi guidate dal pittore Pietro da Rimini. La decorazione, condotta ad affresco, occupa tutta la vasta aula.

    Da visitare anche il Museo degli Ex-Voto, il Museo delle Ceramiche, il Museo dell’Opera e le Esposizioni permanenti di presepi.

    In Piazza della Libertà si trova la torre campanaria della Chiesa di San Francesco, divenuta il simbolo della città grazie all'orologio a quattro quadranti che rappresentano le fasi lunari, le ore italiche, l'ora astronomica e i giorni della settimana e del mese.

    Altre attrazioni da non perdere sono: Palazzo Sangallo, sede del Museo Internazionale della CaricaturaPalazzo Parisani Bezzi, dove nel febbraio 1797 fu firmato il Trattato di Tolentino tra Napoleone Bonaparte e lo Stato Pontificio; il Duomo dedicato al patrono di Tolentino, San Catervo, che conserva il sarcofago del santo, di epoca romana; il settecentesco Teatro Vaccaj.

    Poco lontano dal centro sorge il Castello della Rancia, sede del museo archeologico: in origine fattoria e granaio, fu trasformato in castello dai Da Varano, signori di Camerino.

    Nel territorio dei comuni di Tolentino e Urbisaglia sorge l'Abbazia di Fiastra, uno dei monumenti più insigni e meglio conservati dell’architettura cistercense in Italia, con il suo particolare stile di transizione dal Romanico al Gotico.

    Piatto tipico di Tolentino e dell’entroterra maceratese sono i vincisgrassi.

    L’evento più importante che ha luogo a Tolentino nel corso dell’anno è la Biennale dell'Umorismo nell'Arte, una manifestazione internazionale a cui partecipano artisti e vignettisti satirici da tutto il mondo. Ogni anno a luglio viene organizzato in città il Festival di musica corale "Città di Tolentino" al quale partecipano i migliori cori italiani e stranieri. Tra la fine di aprile ed i primi di maggio di ogni anno, con la rievocazione storica Tolentino 815 si sceneggiano combattimenti, accampamenti ed eventi militari della Battaglia di Tolentino del 1815. 

    Il centro storico, i monumenti e i musei del Comune sono parzialmente fruibili. Per informazioni scrivere al Numero Verde del Turismo della Regione Marche (numeroverde.turismo@regione.marche.it) o contattare i telefoni indicati sotto.

  • Museo del Santuario della Basilica di S. Nicola
    +39 0733976311
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Museo del Santuario della Basilica di S. Nicola
    Il Museo del Santuario di San Nicola da Tolentino è costituito da diverse sezioni: quella artistica, quella delle ceramiche, quella degli ex voto e quella dei presepi.

    La grandiosa sezione delle opere d'arte racchiude tra gli altri il celebre gruppo ligneo raffigurante la Natività attribuito al Maestro dei Magi di Fabriano e la monumentale pala di Marchisiano di Giorgio, già nell'altare maggiore della basilica, realizzata tra il 1518 e il 1526: l'opera, di proprietà della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma, è stata gentilmente concessa in deposito e potrà essere ammirata fresca di restauro insieme alle altre parti di cui era composta, ovvero la lunetta e la cimasa. Nel percorso storico artistico sono presenti opere significative come Le nozze mistiche di Santa Caterina d'Alessandria con San Nicola da Tolentino e Sant'Antonio da Padova di Simone de Magistris, opere caravaggesche e L'apparizione della Madonna di Loreto a San Nicola da Tolentino, attribuito a Antonio Francesco Peruzzini. Figura inoltre una piacevole sorpresa: un dipinto inedito raffigurante San Nicola da Tolentino riconosciuto e attribuito da Maria Giannatiempo Lopez a Simone de Magistris. Le stanze presentano anche un insieme corposo di ex voto in argento, tra i quali si ricordano San Nicola da Tolentino di Giuseppe III di Spagna, argentiere romano del XVIII secolo, e San Nicola appare a Marc'Antonio Colonna di ignoto argentiere del XVII secolo recante un'iscrizione con il nome del miracolato "Colonna Dux Palleani et Tallecotii".

    Il corpus delle ceramiche è invece il frutto di una donazione al comune di Tolentino, nel 1933, da parte del cardinale Tacci: tra i manufatti alcuni sono di Castel Durante, altri sono esemplari delle maioliche di Faenza, ceramiche di Savona, vasi da farmacopea e prodotti di arte abruzzese dei secoli XVII e XVIII. Da non dimenticare oggetti preziosi e rari destinati all'arredo degli altari e necessari alla celebrazione liturgica: tra questi si annoverano reliquiari, pissidi, pannelli, busti come quello dell'orafo argentiere Stefano Lepre recante il ritratto di un San Nicola imberbe, realizzato nel XVIII secolo.

    NB: Attualmente chiuso per restauro post terremoto
  • Santuario di S. Maria di Macereto
    0737 9264 ; 339 2027814
    La tappa prevede le seguenti destinazioni: Santuario di Santa Maria di Macereto

    Il suggestivo Santuario di Macereto si trova sull’omonimo altopiano nei pressi di Visso, nel Parco Nazionale dei monti Sibillini. E’ uno straordinario esempio di architettura rinascimentale nelle Marche e fu in passato luogo di presunti eventi miracolosi e per questo di diffusa devozione popolare.

    Fu realizzato nel 1529, al posto di una precedente chiesetta del 1359, da Giovan Battista da Lugano probabilmente su progetto di Bramante e terminata successivamente nel 1556 sotto la guida di Filippo Salvi da Bissone.

    All’esterno il Santuario si presenta a pianta ottagonale, rivestito in travertino con avancorpi su tre lati sui quali si aprono i tre ingressi della chiesa e con sculture che arricchiscono i portali e i capitelli.

    All’interno la struttura si distribuisce su una pianta a croce greca, con i quattro bracci che terminano in quattro absidi con nicchie. Al centro si trova la primitiva cappella con la scritta in latino che ricorda la storia del miracolo di Macereto.

    Nell’abside dell’altare maggiore è possibile ammirare la bellissima cappella dove si conservano alcune opere del pittore e scultore originario di Caldarola, Simone de Magistris, risalenti al 1580-1582 come il Natale di Gesù, l’Adorazione dei Magi, la Discesa dello Spirito Santo, la Circoncisione, la Natività della Madonna e la Fuga in Egitto.

    A causa del sisma del 2016, il Santuario è stato lesionato. Alcune aree del monumento sono state transennate. Per informazioni scrivere al  Numero Verde del Turismo (numeroverde.turismo@regione.marche.it).