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La tradizione della ceramica

Pesaro si presenta come uno dei centri nazionali della grande tradizione della ceramica, grazie alle raffinate decorazioni a raffaellesche del XVI secolo e alle novità introdotte dalla fabbrica Casali e Callegari (tra cui anche la classica "Rosa di Pesaro"), operante dal 1763 al 1815. Il prestigioso passato della città è ampiamente documentato nella sezione Ceramiche dei Musei Civici.

L’antica tradizione rivive oggi nelle botteghe di alcuni ceramisti: Molaroni (via Luca Della Robbia 9/11) e Tiziano Donzelli producono i tradizionali decori “all'istoriato”, “a raffaellesche”, “alla rosa” e “al ticchio” interpretati tuttavia in chiave moderna. Ceramiche BucciLaboratorio Pesaro e Verzolini sperimentano, invece, tecniche e materiali attraverso un linguaggio ceramico rinnovato per dare forma ad oggetti al limite tra artigianato e design. Un'ampia scelta di manufatti e pubblicazioni legati al mondo della ceramica è disponibile in vendita presso il bookshop dei Musei Civici.

Inoltre, Pesaro è rinomata per la lavorazione dei metalli preziosi, l’antiquariato e il restauro delle opere d’arte e del libro, la produzione e la riparazione degli strumenti musicali (attività particolarmente legate al Conservatorio di Musica G. Rossini) e la realizzazione di preziose pipe di radica d’erica.

Tra i produttori si segnalano Mastro de Paja, marchio leader nel mercato nazionale ed internazionale, Maurizio Tombari, che definisce le pipe come nuvole leggere e irripetibili e Regina Scarlatta, che propone prodotti di elevata qualità rivisitando forme classiche.

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