ABBADIA DI FIASTRA tra spiritualità natura e storia
Mattino dedicato alla camminata lungo il percorso nell’adiacente selva e alla visita dell’Abbazia Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra che costituisce uno dei monumenti più pregevoli e meglio conservati in Italia dell’architettura cistercense.
La riserva naturale che circonda questo luogo di preghiera, creato e custodito nel tempo dai monaci cistercensi, è oggi luogo di relax e punto d’incontro per famiglie e chi desidera trascorrere del tempo in serenità, immersi nella natura.
L’Abbadia è visitabile e gli interni:
La Chiesa, il chiostro con la sala del Capitolo, antico luogo di ritrovo dei monaci, le grotte adibite alla conservazione dei viveri; le cantine, fatte costruire dai Gesuiti, con il suo Museo del Vino; la sala delle oliere, un tempo utilizzata per la conservazione dell’olio ed usata oggi per ospitare la Raccolta Archeologica con reperti provenienti da Urbs Salvia; il cellarium, grande magazzino del monastero, e il refettorio dei conversi dove è possibile ammirare colonne e capitelli recuperati da Urbs Salvia. Importante anche il Palazzo Giustiniani Bandini del XIX secolo con il suo giardino all’inglese.
– Tempo di percorrenza: h 1,5/2 – della visita: 45 min. circa
– Difficoltà: facile / turistica
– Dog-friendly: si per il walking tour – ingresso ai luoghi di preghiera o monumenti storici su richiesta
Pranzo libero nell’ampio parco antistante oppure a in ristorante convenzionato.
Nel pomeriggio possibilità di visitare URBISAGLIA (l’antica “Urbis Salvia”) e l’annessa area archeologica, antica colonia romana. Situata all’incrocio di due antiche strade che collegavano l’antica Firmum (attuale Fermo) con Septemped (attuale San Severino Marche) e la Salaria Gallica che collegava Ausculum (attuale Ascoli Piceno), fino alla via Flaminia e ad Ancona.
Questo crocievia rappresenta quindi un ottimo punto di partenza alla scoperta degli anticjhi siti romani delle Marche.
In alternativa o per una visita complementare ci si può recare nella vicina TOLENTINO per un giro nel centro storico per ammirare i suoi monumenti e rivivere dei momenti storici al CASTELLO DELLA RANCIA
Da non perdere: La rievocazione storica della BATTAGLIA DI TOLENTINO (prima settimana maggio)
Un evento che ricorda uno degli avvenimenti storici più importanti nelle Marche. La battaglia del 2 e 3 maggio 1815 é considerata, a volte, la prima del Risorgimento Italiano eviene indicata come uno degli episodi decisivi della guerra tra Austriaci e Francesi.
POSSIBILITA’ di PERNOTTAMENTO in varie tipologie di strutture ricettive – prezzi speciali per GRUPPI ed INDIVIDUALI
Sarnano, su cui sventola la Bandiera Arancione, è situata al centro di un’incantevole valle ai piedi dei monti Sibillini e fa parte dell'Associazione de I Borghi più belli d'Italia. Le sue vicende storiche sono legate a San Francesco e ai suoi seguaci: la leggenda vuole che il Serafino raffigurato nello stemma comunale fosse stato disegnato dal Santo stesso.
Il centro storico, di origini medievali, è uno fra i meglio conservati delle Marche; la sua struttura urbanistica di città murata presenta antiche vie, che si avvolgono in cerchi concentrici, scalinate e scorci mozzafiato.
Il centro dell’insediamento antico è la Piazza Alta, sulla quale si affacciano i principali monumenti del borgo: il Palazzo del Popolo, trasformato nello splendido Teatro della Vittoria nel 1834; il Palazzo dei Priori, quello del Podestà, e la Chiesa di Santa Maria Assunta, con all'interno notevoli opere d'arte; in particolare, lo stendardo ligneo con Annunciazione e Crocifissione di Giovanni Angelo d’Antonio, la Madonna con Bambino e Santi di Lorenzo d’Alessandro (1483), la Madonna tra angeli di Antonio e Gentile di Lorenzo (XV sec.), i pannelli di polittico con Madonna e santi di Niccolò Alunno, la Trinità di Paolo Bontulli da Percanestro (1530), due statue lignee di probabile scuola tirolese (secolo XV) e opere di Pietro Alemanno (tavola con la Madonna della Misericordia e affreschi della cripta.
Nell’ex Monastero di Santa Chiara hanno sede il Museo Civico e la Pinacoteca, che custodisce una splendida Madonna col bambino di Vittore Crivelli.
La struttura ospita anche il Museo del martello, il Museo dell'Avifauna, che comprende circa 867 esemplari di uccelli imbalsamati appartenenti a specie rinvenibili ancora nell'area dei Sibillini e in quella più vasta dell'Appennino centrale, il Museo delle Armi e il Museo Mariano Gavasci.
La Biblioteca vanta un fondo antico con manoscritti del XIV e XV. sec., incunaboli e cinquecentine.Sarnano è nota anche per le sue terme, dalle cui fonti si estraggono acque oligominerali particolarmente pure, dotate di molteplici proprietà benefiche per curare disturbi dell’apparato urinario, digerente e del ricambio, malattie reumatiche, respiratorie e circolatorie, patologie dermatologiche e ginecologiche Dal 2017 le Terme di Sarnano, trasferite in un nuovo stabilimento, offrono una completa esperienza di benessere. La SPA dotata di hydrolife con acqua termale, bagno turco, bagno romano e docce emozionali offre anche massaggi e trattamenti estetici.
Immerso nel verde delle montagne e dei boschi circostanti, il suo territorio è attraversato da innumerevoli sentieri da percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike. Suggestivo il percorso che prende il nome Via delle Cascate Perdute, piccola oasi di pace a due passi dal centro. In inverno è possibile praticare gli sport sulla neve nel vicino comprensorio di Sassotetto-Santa Maria Maddalena. A Sarnano e nel suo territorio è possibile gustare le prelibatezze dei Sibillini: dai salumi alla cacciagione, dai legumi al semplice pane artigianale cotto nei forni a legna. Da gustare è la tipica crostata al torrone, preparata esclusivamente a mano con mandorle, nocciole e spezie e cotta nel forno a legna per farle acquisire la tipica e particolare croccantezza. Tra gli eventi più significativi che hanno luogo a Sarnano del corso dell'anno ricordiamo il Festival medievale Castrum Sarnani e Palio del Serafino (agosto).
I musei e la pinacoteca sono temporaneamente chiusi causa inagibilità.
San Benedetto del Tronto è il comune litoraneo più meridionale delle Marche.
Chiamata anche Riviera delle Palme, dicitura poi estesa anche alle località limitrofe della costa, richiama visitatori da ogni parte d’Italia e d’Europa; è una delle principali località turistiche delle Marche, grazie alle ampie spiagge sabbiose (Bandiera Blu 2018) incorniciate nell’affascinante sfondo delle palme e degli oleandri, in grado di evocare meravigliosi scenari esotici.
OFFERTA TURISTICA BALNEARE
Il Lungomare è costeggiato da lussureggianti giardini, una pineta, campi da tennis, una pista di pattinaggio e un edificio, la Palazzina Azzurra, storico locale della città, sulla foce del torrente Albula, che determina la fine del primo tratto, a sud del quale parte la zona più propriamente turistica, con stabilimenti balneari sulla spiaggia da un lato e ville e alberghi dall'altro lato della strada.
Ciò che rende le spiagge di San Benedetto del Tronto a misura di bambino sono la sabbia fine, adatta alla costruzione di castelli e a scavare buche, e i fondali bassi particolarmente indicati per immergersi con i braccioli o sopra un canottino. Da segnalare poi il Giardino Zio Marcello, situato di fronte alla spiaggia libera (tra le concessioni 36 e 37), una vasta area verde dotata di giochi per bambini.
Il Lungomare è inoltre caratterizzato dalla presenza di ben 8000 palme di varie specie e di numerose zone relax, giochi per bambini e giardini tematici, le oasi: giardino arido, giardino umido, giardino delle palme, giardino delle rose, giardino della macchia mediterranea. I materiali scelti sono compatibili con la nuova vocazione del lungomare, in modo da far apparire tali tratti come veri e propri spazi naturali sul mare, ove sostare per ammirare il panorama, o per l'accesso diretto alla spiaggia.
Un’ampia pista ciclabile costeggia ininterrottamente la spiaggia e prosegue senza interruzioni per oltre 15 km, fino a Cupra Marittima; a sud la pista arriva fino all’altezza di via del Mare a Porto d’Ascoli.
La cittadina è dotata di un porto turistico (Approdo Bandiera Blu 2018), un porto peschereccio e un mercato del pesce all’ingrosso tra i più importanti d’Italia.
A nord della foce del fiume Tronto è situata la Riserva Naturale Sentina, che si caratterizza, oltre che per la migrazione dell'avifauna, per un tratto di spiaggia sabbiosa con retroterra non edificato.
COSA VISITARE
San Benedetto del Tronto è da sempre strettamente legata al mare e alla tradizione della marineria. Il Polo Museale del Mare comprende il Museo della civiltà marinara delle Marche, il Museo delle Anfore, il Museo Ittico e l’Antiquarium Truentinum. La Pinacoteca del mare, inaugurata nell'aprile del 2009, anche se collocata nel cuore del vecchio abitato, è parte integrante del polo museale tematico dedicato al mare che l'Amministrazione Comunale ha allestito al Mercato Ittico. Interessante è il MAM, Museo d'Arte sul Mare, un museo permanente all'aperto, che si sviluppa lungo tutto il molo sud e ospita ben 145 opere d'arte, delle quali 135 sculture e 10 grandi murali. La città presenta un nucleo antico (il paese alto) a poca distanza dal mare, ai piedi del quale si sviluppa la marina, il borgo peschereccio sviluppatosi a partire dal Settecento. Il borgo antico è caratterizzato dalla trecentesca esagonale Torre dei Gualtieri; il torrione, che attraverso il suo orologio scandisce le ore della giornata, è il simbolo della città.
Tra i siti di maggiore attrazione turistica ricordiamo: il Santuario della Madonna del Santissimo Sacramento, la Cattedrale di Santa Maria della Marina, la Chiesa di San Giuseppe, il Vescovado, la Palazzina Azzurra, il Teatro Comunale Concordia, il Faro.
Il piatto tipico di San Benedetto del Tronto è il brodetto alla sambenedettese, una zuppa di pesce, con l'aggiunta di peperoni e aceto.
Tra gli eventi più significativi che hanno luogo a San Benedetto del Tronto nel corso dell'anno ricordiamo: la mostra-mercato L'Antico e le Palme, che attira antiquari e collezionisti italiani ed esteri; la Festa della Madonna della Marina, che si svolge l'ultima domenica di luglio e consiste in una processione in mare con i pescherecci; il Premio Libero Bizzarri, uno dei concorsi più rinomati nel campo del cinema documentario a livello nazionale; Anghiò, il festival Internazionale del Pesce Azzurro.