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Corsa alla Spada

La Corsa alla Spada è una antica tradizione rinascimentale legata alla festa del patrono San Venanzio martire. Alla competizione, secondo alcuni strumenti notarili risalenti al 1220 l’unica che si svolgeva a piedi, prendono parte i terzieri in cui è suddivisa la città (Muralto, Di Mezzo e Sossalta) con 10 atleti ciascuno che, correndo una distanza di circa 1.300 metri che si snoda nel centro storico, si contendono la spada issata sull'angolo della chiesa di Santa Maria in Via, simbolo per eccellenza della cavalleria e dei grandi capitani di ventura come i Da Varano, attribuita al vincitore, e il Palio di velluto rosso, assegnato invece alla squadra più forte. “Tre terzieri, una città. Tre spiriti, una festa. Tutti legati da una forte rivalità, eppure l'uno non avrebbe senso senza l'altro” in questa frase si riassume lo spirito della competizione.
Nel pomeriggio della corsa si snoda per le vie principali della città il fastoso corteo del Palio, composto da oltre 500 figuranti tra sbandieratori, cavalli e cavalieri, il Duca e la Duchessa con scorta di armigeri, balestrieri ed arcieri , dame e musici… tutto al ritmo dei Tamburini e colorato dai Popolani e la sera della vigilia della festa del Patrono, separati cortei, in sfarzosi costumi d'epoca, al lume delle torce, con vessilli, chiarine e tamburi, attraverso le vie del centro medioevale giungono alla Basilica di San Venanzio ove ha luogo la cerimonia dell'Offerta dei Ceri. Seguono nella piazza antistante la lettura del bando della Corsa alla Spada e Palio e l'accensione del Focaraccio, tra squilli di trombe e rullo di tamburi.
In epoca rinascimentale seguivano quattro giochi: una corsa a cavallo che ancora oggi si chiama “Le Mosse”, la Corsa alla Spada, una gara a cavallo ed in ultimo una manifestazione riservata alla nobiltà locale che dava pubblica dimostrazione della propria abilità con le armi. I giochi hanno subito un’interruzione da dopo l’unità d’Italia fino al 1982, anno in cui viene proposta la rievocazione storica che conduce all'Offerta dei Ceri e alla Corsa alla Spada; da quell’anno la città, nel mese di maggio, inizia un viaggio a ritroso nel tempo in un susseguirsi di riti e cerimonie, dall’offerta dei ceri all’accensione del grande focaraccio propiziatorio, dalla corsa alla spada al palio degli arcieri, dagli spettacoli di musica antica all’apertura delle taverne negli angoli più suggestivi del centro storico e poi convegni, mostre, degustazioni, animazioni per bambini...
Sono per il territorio di Camerino giorni magici, ricchi di grande fervore, densi di appuntamenti ed animazione e per questo la città ogni anno è presa d’assalto da migliaia di turisti.

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