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Chiesa di S. Lorenzo

La chiesa di San Lorenzo fu costruita nel 1275 dai monaci di San Marco. È soprattutto nota per il suo pavimento realizzato in lastroni di travertino su cui sono poste anche pietre tombali decorate con scritte e stemmi nobiliari. L'edificio religioso, ad una sola navata, ospita, inoltre, anche un baldacchino di travertino fabbricato da artigiani locali, nel secolo XIV, una tela di Nicola Monti e il trittico dell'Alemanno.  Sulle pareti della chiesa, un tempo tutte ricoperte da affreschi, sono rimaste alcune figure eseguite con probabilità dal pittore Dionisio Cappelli di Amatrice. Il trittico, dipinto a tempera su tavola, senza cornice, è opera di Pietro Alemanno databile intorno al 1482-84 ed è quel che rimane di un politico andato in parte smembrato.
Nella sala detta del “parlamento “ed attigua alla chiesa si può leggere un reparto epigrafico molto interessante anche se di difficile interpretazione. Sulla parete di fondo c’è un grande affresco molto attribuito da alcuni a Stefano di Pietro. L’affresco raffigura un Santo seduto e sulla pellicola cromatica ignoti del passato hanno graffito testimonianze di vita che oggi rappresentano reperti storici di notevole importanza spesso decifrabili che appassionano ricercatori locali e di fama. Su questi, spicca il noto crittogramma o quadrato magico del Pater Noster: S A T O R A R E P O T E N E T O P E R A R O T A S. La frase è palindroma, leggibile cioè anche da destra a sinistra. Il crittogramma analogo ad altri esemplari posteriori al III sec. D.C., appare diversamente disposto. Le parole Sator, Arepo, Tenet, Opera, Rotas, incrociate verticalmente e orizzontalmente significano: Iddio domina la terra, le opere (degli uomini) e il decorso (della vita), ovvero le sfere (del creato).

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