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Chiesa di S. Giovanni Battista

La chiesa di San Giovanni Battista è di origine duecentesca, come testimonia lo stile della facciata costruita in pietra squadrata con un sobrio portale e un campanile in muratura. Nel 1546 fu concessa ai Canonici Lateranensi che vi rimasero fino al 1797, quando l’Ordine venne soppresso dai napoleonici. Infine, nel 1884, venne assegnata ai Minori Osservanti (tuttora titolari) per sopperrire alla perdita del loro vicino complesso monastico di San Francesco ad Alto. Infatti a destra della chiesa sorgeva il monastero di cui rimane parte del chiostro, incorporato in più recenti strutture. Ampiamente rimmaneggiata tra il 1779 e il 1782 dall'architetto anconitano Lorenzo Daretti, la chiesa presenta un’unica navata con volta a botte. La decorazione interna è molto ridotta, tanto che manca anche la Gloria, elemento comune a tutte le chiese anconitane rinnovate nel ‘700. Nel primo altare a destra è collocata la tela di Andrea Lilli Gesù Crocifisso, San Carlo Borromeo e Sant’Ubaldo (del XVI secolo), mentre di fronte, nel primo altare a sinistra, si trova il Beato Ferretti in preghiera di Etienne Parrocel (del 1756). Nell’altare maggiore è collocata la tela di San Giovanni Battista, Sant’Agostino e San Claudio di Pietro Angeletti (realizzata nel 1781); infine, a destra, l’Ecce Homo di Federico Zuccari, del XVI secolo.

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