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Muccia

Sulle rive del fiume Chienti, posta in corrispondenza di un nodo stradale importante fin dall’antichità, Muccia ospita numerosi reperti archeologici di epoca neolitica e notevoli chiese quattrocentesche.
Nel Medioevo, col nome di Mutia, era una sede strategica per la lavorazione ed il commercio delle granaglie, tanto che la signoria dei Da Varano di Camerino vi fece erigere un castello in difesa dei mulini.
Qui nacque il beato Rizzerio, seguace di San Francesco d'Assisi e fondatore di un meraviglioso eremo francescano, oasi di pace e meditazione, ora attrezzato con sala riunioni e strutture ricettive complementari. Da visitare sono: il Castello di Prefoglio, ruderi di fortificazione medioevale dei duchi Da Varano, nella frazione di Massaprofoglio; la Chiesa di Santa Maria di Varano, a pianta ottogonale, che custodisce pregevoli opere di Andrea de Magistris; la Torre di Massa o Torraccia a 808 metri s.l.m. presso Massaprofoglio; la Chiesa della Madonna in Col di Venti, che venne costruita sul luogo in cui, secondo la leggenda, furono costretti a fermarsi due pellegrini tedeschi che volevano condurre a Roma la tavola della Vergine col Bambino (sec.XIV).
Il Comune fa parte dell'Associazione Nazionale Città dei liquori, con sede a Saronno, e aderisce al circuito turistico dei Monti Sibillini, Terre di Parchi e di Incanti, allo scopo di promuovere e valorizzare l’offerta turistica locale.

Muccia è da sempre un luogo ricco di sapori; rinomati sono i diversi tipi di formaggio pecorino, i salumi, il tartufo nero e alcune bevande, come l’Amaro Sibilla e il Varnelli, liquore a base d’anice.

Il centro storico, i monumenti e i musei del Comune sono parzialmente fruibili. Per informazioni scrivere al Numero Verde del Turismo della Regione Marche (numeroverde.turismo@regione.marche.it) o contattare i telefoni indicati sotto.

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