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La Montagna brulla della Sibilla Appenninica

La Sibilla è stata protagonista di numerose leggende, da quelle che la vogliono strega a quelle che la vogliono fata benevola, e a quanto pare dimorava in una grotta proprio sull’omonimo monte. 
Fatto sta che è impossibile intraprendere questo percorso senza lasciarsi suggestionare, già delle 
prime pedalate vi sembrerà che le rocce di queste montagne in qualche modo scruteranno il vostro percorso.
Si parte da Montemonaco e si sale a quota 1.540, perché è lì che troverete il primo rifugio. 
Purtroppo la strada è un vero e proprio sfregio nel colle della Sibilla, abbandonata negli anni e solo ultimamente riconvertita in un percorso escursionistico.
Si sale, e poi si sale ancora, la salita è davvero impietosa ma state per arrivare nella terra della maga Alcina e da qui in poi le uniche presenze in cui potrete incappare sono quelle di pastori, pecore e... fate!
La fatica della salita è tanta e l’aria comincia ad essere rarefatta a questa altitudine, ma manca davvero poco alla cresta. Eccovi in cima e da qui la vista spazia sulle montagne del maceratese, laggiù la Gola dell’Infernaccio e il lago di Pilato; respirate e via pronti per questa ripida ridiscesa.

Per ulteriori dettagli sull'itinerario sfoglia la guida dedicata ai percorsi cicloturistici percorso Sibillini 03

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