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L'antiquariato e il restauro a Ostra

Ostra è considerata uno dei centri più significativi per l’antiquariato e il restauro e ciò è testimoniato dal fatto che nella cittadina opera un’antica Scuola del restauro del mobile antico, specializzata nei settori del legno e del ferro.
La scuola organizza anche corsi di ricamo, decorazione pittorica di interni e lavorazione del vetro e si avvale della sapienza tecnica e della consolidata esperienza degli artigiani della zona.
Ostra sorge a 193 m. di altitudine, fra la costa adriatica e l’appenino umbro-marchigiano. Secondo la tradizione, il comune discende dall’omonima città romana che anticamente sorgeva nella valle del fiume Misa e che fu distrutta dai Visigoti ne 410 d.C. La lunga storia attraversata da Ostra nei secoli ha lasciato alla città un ricco patrimonio artistico e culturale.
 Le origini romane sono documentate dal Monumento al nome e allo stemma di Ostra costituito da una colonna di granito. All’epoca medievale, risale la Cinta muraria (sec. XIV), la cui originaria finalità difensiva è testimoniata dai 9 torrioni (quello meglio conservato è il Torrione di Mezzogiorno) che intervallano il percorso di 1.200 metri.
Il nucleo più antico della città, è quello situato nella parte più alta, dove un tempo sorgeva la rocca, di cui oggi non restano tracce se non nella toponomastica (vicolo della Rocca) a differenza del nucleo più recente, che si è sviluppato alla fine del XIII secolo attorno alla chiesa Collegiata di S. Croce, ed occupa la parte più bassa del centro urbano.
La piazza centrale, ovvero la Piazza dei Martiri è il punto di unione fra le due parti della città ed è dominata dall’edificio neoclassico del Palazzo Comunale (1749), cui è annesso il Teatro La Vittoria (1863), e dalla Torre Civica, edificata nel sec. XVI come torre campanaria e ristrutturata nel 1950.
Inoltre, si può ammirare il Palazzo Gherardi-Benigni-Censi (sec. XVIII), la Chiesa di S. Francesco, costruita nel 1283, la quale ospita al suo interno la cappella dedicata al patrono della città, S. Gaudenzio, dipinta da Giovanni Bellini.


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